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giosue malaponti

Caltagirone-Gela la demolizione del ponte sulla rivista Today's Railways di dicembre 2014

Caltagirone. La demolizione delle campate dell'ex linea ferrata per Niscemi e Gela demolito il 7 di ottobre 2014.
Il viadotto che, come si ricorda, si sbriciolò fra l'ottavo e il decimo pilone l'8 maggio 2011 e, 38 giorni più tardi, fece addirittura registrare un ulteriore cedimento, brillerà nella fascia oraria compresa tra le 12 e le 14. L'abbattimento, mediante le cariche di esplosivo, avverrà a più riprese, per contenere al massimo gli effetti della deflagrazione. Abbiamo collaborato con la rivista fornendo delle informazioni e alcune nostre foto e per questo ringraziamo il sig. Marco Cacozza.

Le infrastrutture in Sicilia...una lunga attesa (4° Ep. anno 2004)

Anni di fiumi di parole, di inchiostro, di convegni, di incontri, di tavole rotonde e di miliardi di euro per opere pubbliche che dovevano cambiare l’aspetto infrastrutturale della Sicilia. Provvedimenti dei vari governi di quest’ultimo decennio: Piano per il Sud, Decreto del Fare e per ultimo lo Sblocca Italia che miravano allo sviluppo del Mezzogiorno. Pubblichiamo il quarto stralcio della rassegna stampa, realizzata in questi anni dal nostro Comitato, riguardante l’anno 2004.



Ferrovie svolta in Sicilia: Pronti soldi e progetto per la Catania-Palermo

Con l’intervento nel 2009 dell’ex sottosegretario alle infrastrutture Reina furono tenuti diversi tavoli tecnici romani con i dirigenti della Regione Sicilia, di Rete ferroviaria italiana e del ministero delle infrastrutture. Da questi incontri quasi a fine 2009 venne inserita, per le prese di posizione di Reina, nell’aggiornamento del Contratto di Programma 2007-2011 con la seguente descrizione:  Opere in Corso - Tabella A03-Sviluppo Infrastrutturale Rete Convenzionale - Modifiche anno 2009 - Codice Intervento NAD04: Interventi di potenziamento infrastrutturale per adeguamento al nuovo modello di esercizio della Regione Sicilia, prioritariamente per la velocizzazione dell’itinerario Palermo-Catania per un importo di 30 milioni 

Riapre la tratta Trapani-Palermo. Ferrovie: la linea Via Milo resterà operativa?

L'evento è importante: dopo quasi due anni di chiusura, provocata da una frana, parte della tratta Trapani-Palermo, via Milo, oggi riaprirà. La circostanza avviene in concomitanza con la manifestazione "In treno per Segesta, un viaggio attraverso le terre degli elimi", organizzata dal Gal Elimos e da altre associazioni e promossa dall'Assessorato regionale ai Beni culturali. Quello che non hanno potuto in questi mesi le proteste dei pendolari e anche interventi, con interrogazioni di politici a livello nazionale e regionale, lo può, dunque, una iniziative che in se è anche lodevole perchè di promozione del territorio.
La manifestazione è pubblicizzata tra le news on line della Fondazione Fs italiane che mette a disposizione il treno sul quale sarà presente personale in divisa storica anni '50 e che sarà composto da carrozze d'epoca che partendo da Palermo arriveranno sino a Calatafimi.

Riapre la tratta ferroviaria Alcamo-Trapani

Apprendiamo con molta soddisfazione che domenica 23 novembre 2014 riapre alla circolazione ferroviaria la direttrice Alcamo-Trapani Via Milo. Tratta ferroviaria chiusa dal 25 febbraio 2013 per diversi smottamenti alla sede ferroviaria. Grazie alla manifestazione “In treno per Segesta - Un viaggio attraverso le Terre degli Elimi”, organizzata col sostegno del GAL Elimos, dell’Assessorato Regionale ai BB.CC ed altre associazioni, domenica 23 riaprirà alla circolazione ferroviaria dopo oltre venti mesi dalla sua chiusura, un nostro plauso va a Rete Ferroviaria Italiana per la riattivazione di Via Milo.

Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

Un attestato di stima e di pronta guarigione al Capotreno Riccardo Caristi aggredito alla stazione di Spadafora

In riferimento all’aggressione ed al ferimento del capotreno Riccardo Caristi, in servizio sul treno regionale 8771 delle ore 10.15 da Messina a Milazzo,  avvenuta stamane alla stazione di Spadafora, a nome del Comitato Pendolari Siciliani colgo l’occasione per porgere un augurio di pronta guarigione al Capotreno Riccardo e per condannare espressamente tali atti gravi nei confronti di tutto il personale di bordo di Trenitalia che svolge il proprio lavoro con correttezza e cortesia nei confronti di tutta l’utenza che giornalmente viaggia in treno.

Negli ultimi mesi si stanno verificando, sempre più frequenti, atti di sconsideratezza nei confronti del personale viaggiante di Trenitalia, uno degli ultimi episodi gravi, nel mese di maggio con l’aggressione ad una donna capotreno a Cefalù.

Abbiamo più volte proposto, noi del comitato, negli incontri con la direzione di Trenitalia e con la Regione Sicilia-Dipartimento trasporto ferroviario, di valutare la possibilità di concerto con il dirigente del Compartimento della Polfer, di programmare sui treni un servizio di scorta in borghese specie su quelli ritenuti a rischio.

Le Ferrovie non conoscono le priorità in Sicilia

Il Comitato Pendolari:"Non è la Catania-Palermo, ma sono la Giampilieri-Fiumefreddo e la Castelbuono-Patti"
Palermo. Dopo la conversione in legge del decreto "Sblocca Italia", che dovrebbe velocizzare la realizzazione dell'Alta velocità "light" Messina-Catania-Palermo, il Comitato dei Pendolari Siciliani guidato da Giosuè Malaponti torna alla carica, denunciando ritardi e incongruenze nella rete ferroviaria siciliana.
«Oggi più che mai - sottolinea Giosuè Malaponti - il completamento del raddoppio Giampilieri-Fiumefreddo e della Castelbuono-Patti costituiscono una priorità rispetto alla costruzione della tratta Catania-Palermo».

Il raddoppio Fiumefreddo-Giampilieri è una priorità a differenza della Catania-Palermo


Di raddoppio e spostamento del tracciato ferroviario sulla Messina-Catania del tratto Fiumefreddo-Giampilieri, se ne parla ormai da oltre 20 anni, quando i tecnici delle ferrovie presentarono lo studio di massima che nel 1996 diventò progetto definitivo e fu inviato alla Regione, da allora tante parole, pochi o nulla i fatti concreti ad oggi.
Ancora oggi Messina e Catania non sono collegati con il doppio binario e la linea ferrata corre per lunghi tratti tra i centri rivieraschi e costeggia il mare che anno dopo anno lambisce sempre più la costa mettendo a rischio la stessa linea ferrata. Per non parlare dei vari smottamenti occorsi tra Capo Taormina, Capo Sant’Alessio a Capo Alì.
E’ impensabile che quel progetto di raddoppio sia stato continuamente bloccato dai Comuni della fascia ionica messinese, creando problemi al progetto definitivo di Rete Ferroviaria Italiana, continuando a chiedere e pretendere varianti al progetto chiedendo lo spostamento più a monte del tracciato.

"Così cambieremo le Ferrovie in Sicilia" Ma sull'alta velocità cala il buio fitto


La Palermo-Catania - Ma Elia, al ruolo di ad nelle Fs assomma «senza alcuna indennità aggiuntiva», quello di commissario straordinario della linea Palermo-Catania, una delle opere inserite nello "Sblocca Italia". 
«L'attuale tratta ferroviaria Palermo-Catania diciamo che non esiste: eppure sarebbe la cosa più importante da rifare in Sicilia. Adesso sarà la volta buona».
Grandi investimenti - Nell'isola, spiega Elia, il governo ha previsto grandi investimenti: «Sul piatto ci sono circa 2,2 miliardi», dettaglia. Parlando di «opere prioritarie» come il nodo di Palermo, la velocizzazione della Catania-Siracusa con circa 80 milioni di progetti, la riduzione dei tempi di percorrenza della Catania-Messina, «sia con interventi infrastrutturali, sia pensando a ridurre anche qualche fermata», con l'obiettivo di far viaggiare i passeggeri da Messina a Siracusa «in un'ora e 50 minuti a fronte delle attuali due ore e 20 minuti».
Decisiva in questo contesto la firma del contratto di servizio con la Regione: «Stiamo inoltre lavorando con il governo regionale per individuare le necessità delle varie città e dei territori» spiega l'amministratore delegato delle Fs.

Trapani-Palermo si torna a protestare, da due anni tratta ferrata interrotta

Come al solito nessuna presa di posizione da parte della Regione Sicilia e/o degli assessori regionali alle infrastrutture e trasporti che si sono alternati e, nemmeno da parte dei Sindaci di quei Comuni penalizzati dalla chiusura alla circolazione ferroviaria della Alcamo-Trapani Via Milo, almeno per reclamare il sacrosanto diritto alla mobilità ferroviaria dei propri concittadini.  

Raddoppio FS Fiumefreddo-Giampilieri, a giorni la scelta del tracciato

Di raddoppio e spostamento del tracciato ferroviario sulla Messina-Catania del tratto Fiumefreddo-Giampilieri, se ne parla ormai da oltre 20 anni...

Alcamo-Trapani Via Milo nel dimenticatoio

Alcamo. Venti mesi fa veniva chiusa alla circolazione ferroviaria la tratta Alcamo-Trapani Via Milo per uno smottamento della sede ferroviaria e da allora è calato il silenzio. Molti sono i disagi per l’utenza pendolare che sono costretti a raggiungere Trapani o in bus sostitutivo dalla Diramazione di Alcamo o costretti a raggiungere Trapani via Castelvetrano allungando la percorrenza di circa 70 km/treno e di oltre 35 minuti.
Dal 25 febbraio 2013, data della chiusura definitiva di questa importante relazione ferroviaria, a nulla sono valse le proteste del Comitato Pendolari Siciliani, a nulla sono valse le interrogazioni parlamentari sia all’Ars che in Parlamento.
Come al solito nessuna presa di posizione da parte della Regione Sicilia e/o degli assessori regionali che si sono susseguiti dalla chiusura di questa tratta ferroviaria e nemmeno da parte dei Sindaci di quei Comuni penalizzati dalla chiusura almeno per reclamare il sacrosanto diritto alla mobilità ferroviaria.
Da notare che, a differenza della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela, sulla Via Milo non vi è nessun ponte da abbattere ma l’eventuale ed ulteriore ripristino della sede ferroviaria dovuto allo smottamento.

Treni in Sicilia. Sbloccata la gara per l'acquisto di 5 nuovi treni

Palermo. Il 25 Giugno 2014 presso l’Assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità veniva convocata la prima seduta pubblica della Commissione per procedere all'espletamento della gara a procedura aperta per la Fornitura "chiavi in mano" di n. 5 nuovi treni automotori completi bidirezionali a uno o due piani alimentati a 3 kv cc, reversibili di lunghezza massima di 110 metri, con capacità totale di almeno 180 posti a sedere per ciascun convoglio. Gara che veniva bloccata per un ricorso al Tar di un'impresa polacca.

Treno soppresso sulla Caltanissetta-Catania, niente corsa bus-sostitutiva

Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione dei colleghi pendolari della Caltanissetta-Catania. Oggi lunedì 03/11/2014, sulla tratta Caltanissetta-Catania veniva soppresso il treno delle ore 6.40 a Dittaino. I pendolari in attesa alle ore 7.00 venivano informati  della soppressione della corsa del treno e che la stessa sarebbe effettuata con autobus sostitutivo. Non essendo stato approntato nessun bus-sostitutivo, ai pendolari in attesa non è rimasto altro da fare che aspettare il treno successivo n.8598 delle ore  ore 7.55 arrivando a Catania con oltre settanta minuti di ritardo.

Le infrastrutture in Sicilia...una lunga attesa (3° Ep. anno 2003)

Piano per il Sud, Decreto del Fare e per ultimo Sblocca Italia sono stati i provvedimenti dei vari governi in quest’ultimo decennio che miravano allo sviluppo del Mezzogiorno.Anni di fiumi di parole, di inchiostro, di convegni, di incontri, di tavole rotonde e di miliardi di euro Milioni di euro e opere pubbliche che dovevano cambiare l’aspetto infrastrutturale della Sicilia. Pubblichiamo il terzo stralcio della rassegna stampa, realizzata in questi anni dal nostro Comitato, riguardante l’anno 2003. 

Pioggia di miliardi per le Ferrovie (anno 2003 - anno 2014)

Abbiamo voluto confrontare due prospetti riportati da due quotidiani il primo nel 2003 ed il secondo nel 2014 riguardanti gli investimenti infrastrutturali per le ferrovie siciliane. La Sicilia 18 luglio 2013 pag.8: Previsto un finanziamento di oltre 10 miliardi di euro in dieci anni ed era, come si evince dalla data del quotidiano, il 18 luglio 2003. Nell'articolo venivano presentati "18 progetti in cantiere", tra queste il raddoppio del nodo di Palermo, la Metroferrovia del capoluogo, il raddoppio della Fiumefreddo-Giampilieri, il raddoppio della Catania Ognina-Catania Centrale, la velocizzazione della linea Fiumetorto-Agrigento, Palermo-Trapani, Siracusa-Ragusa-Gela. 

Commemorazione dei defunti - Treni per Catania Acquicella

Sabato 1 e domenica 2 novembre 2014, su richiesta del Comune di Catania, in occasione della commemorazione dei defunti, tra Catania Centrale e Catania Acquicella verranno effettuati treni straordinari e gratuiti. 
clicca qui per il dettaglio

Infrastrutture in Sicilia...una lunga attesa (2° ep. anno 2002)

Diversi sono stati i provvedimenti dei vari governi in quest’ultimo decennio: Piano per il Sud, Decreto del Fare e per ultimo Sblocca Italia, provvedimenti che miravano allo sviluppo del Mezzogiorno. Milioni di euro e opere pubbliche che dovevano cambiare l’aspetto infrastrutturale della Sicilia. Continuiamo con la pubblicazione del secondo stralcio della rassegna stampa, fatta in questi anni dal nostro Comitato, relativa all'anno 2002. 


Smantellamento binari, Spataro blocca i lavori

Comiso. Sventato, per la seconda volta, il tentativo di smantellamento della stazione ferrovia casmenea. L'episodio, portato alla luce dalla Cub Trasporti, si è verificato qualche giorno fa, quando la ditta appaltatrice, scortata da dipendenti di Rfi, si è presentata alla stazione di Comiso per asportare le rotaie e lo scambio di collegamento tra primo e secondo binario. Il tentativo non è andato in porto perché il sindaco Spataro si è messo di traverso, convincendo il direttore di Rfi, esattamente come un anno fa, a sospendere per la seconda volta l'intervento. Al primo cittadino comisano, il plauso della Cub Trasporti. "La presa di posizione del sindaco Spataro - commenta il coordinamento provinciale della Cub - è in linea con quanto da anni andiamo dicendo ai sindaci: sono i comuni i veri proprietari degli impianti ferroviari insistenti sui loro territori, e gli amministratori hanno il dovere di difenderli e farli funzionari, contro qualsiasi pretesa esterna di smantellarli".
Per la Cub, se da un lato la natura giuridica di Rfi, una Spa a totale proprietà pubblica, definisce il suo ruolo di ente preposto all'attività di manutenzione e potenziamento della rete ferroviaria, dall'altro, tale gestione, dev'essere sottoposta al controllo degli enti territoriali.
L. F. - La Sicilia - Domenica 26 Ottobre 2014 RG Provincia Pagina 34

Strade interrotte, ponti crollati, stazioni chiuse, ecco l'Isola degli isolati - Inchiesta in Sicilia

Palermo. Inchiesta in Sicilia, il caos trasporti. Ecco i paesi diventati irraggiungibili a causa delle infrastrutture al collasso.

Cub Trasporti Ragusa. No allo smantellamento dei binari alla stazione di Comiso


Ragusa.Lunedì scorso si era ripresentata la ditta appaltatrice, scortata da dipendenti di RFI, per asportare le rotaie e lo scambio di collegamento tra primo e secondo binario di Comiso, in attuazione di quel progetto infelice che vuole “semplificare” l’impianto, cancellando la stazione e riducendola a semplice fermata, con un solo binario.
Una stazione ha compiti di incroci, precedenze, manovre, garaggio treni; nel momento in cui vi si lascia solo il binario di corsa quella stazione è morta.
Lo scorso anno, esattamente il 23 ottobre, grazie all’appello di CUB Trasporti, diversi cittadini e anche amministratori e politici comisani, irruppero all’inizio della notte nel cantiere e impedirono fisicamente che lo scempio si attuasse, ottenendo una sospensione. Ma lo stallo della vertenza ferroviaria in provincia ha fatto si che RFI continuasse a covare i suoi propositi; dopo aver modificato la tecnologia dell’impianto, adesso occorreva eliminare il deviatoio per chiudere la partita.
Ci ha pensato il sindaco di Comiso Filippo Spadaro questa volta ad alzare la voce con i vertici di RFI: “La stazione non si tocca!”. La sua determinazione, rafforzata anche da tutta una serie di impegni in itinere riguardanti progetti di manutenzione e velocizzazione tra Licata-Gela e Vittoria-Comiso, alla fine ha convinto il direttore di RFI a sospendere per la seconda volta l’intervento.

Sicilia: infrastrutture...una lunga attesa (1° Ep. anno 2001)

Anni di fiumi di parole, di inchiostro, di convegni, di incontri, di tavole rotonde e di miliardi di euro da investire nello sviluppo infrastrutturale dei territori siciliani. Diversi sono stati i provvedimenti dei vari governi in quest’ultimo decennio che guardavano con un certo interesse allo sviluppo del Mezzogiorno quali il Piano per il Sud, il Decreto del Fare e per ultimo lo Sblocca Italia. Solita storia quella di snocciolare, anno dopo anno, milioni di euro e opere pubbliche che dovevano cambiare l’aspetto infrastrutturale della Sicilia. Ebbene vogliamo pubblicare il primo stralcio della rassegna stampa fatta in questi anni dal nostro Comitato, iniziando dal 2001 sin ad oggi.


Trasporto ferroviario: le richieste del Comitato Pendolari Siciliani

Il Contratto di Servizio, che la Regione Siciliana si sta apprestando a realizzare deve diventare ed essere uno strumento importante e valido per porre, finalmente, le basi per un trasporto ferroviario che dovrebbe tenere conto della mobilità sostenibile e delle esigenze di quelle fasce di utenti che hanno fatto del trasporto ferroviario il mezzo per i propri spostamenti.
In merito alla realizzazione del Contratto di Servizio desidero, ancora una volta, fare presente che occorre prestare molta attenzione, in quanto Trenitalia farà sentire tutto il suo peso di monopolista, cercando di imporre a suo piacimento le regole che sarà chiamata a rispettare. 

Tgr Sicilia ore 19.30 Contratto di Servizio in attesa del binario giusto

Contratto di Servizio: alcuni suggerimenti

 Palermo. Quale coordinatore dei pendolari siciliani ho il dovere di rappresentare l’importanza strategica del trasporto pubblico ferroviario in una regione come la Sicilia e la necessità di portare avanti politiche sempre più incisive per favorirne lo sviluppo.
Premesso che, il Contratto di Servizio deve riportare il focus della questione su quello che, dal mio punto di vista, è il soggetto principale del servizio stesso, ossia “l’UTENTE e non il treno della POLITICA”.
Prendendo spunto dallo scaricabarile tra la Regione e Trenitalia, di fatto la Sicilia non ha ancora un Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario, che di sicuro verrà realizzato a giorni e del quale siamo in attesa di essere convocati dall’assessore ai trasporti Nico Torrisi.
Il Contratto di Servizio, che la Regione Siciliana si sta apprestando a realizzare deve diventare ed essere uno strumento importante e valido per porre, finalmente, le basi per un trasporto ferroviario che dovrebbe tenere conto della mobilità sostenibile e delle esigenze di quelle fasce di utenti che hanno fatto del trasporto ferroviario il mezzo per i propri spostamenti.

Disservizi ferroviari: ritardi, soppressioni e recuperi miracolosi su Messina

A seguito della variazione di orario del treno 12830 Siracusa-Messina delle 14.26 e diretto a Messina, posticipato senza alcuna motivazione di una decina di minuti all’ultimo cambio orario, il treno in parola accumula giornalmente enormi ritardi da Taormina a Messina, di fatto spesso in parte azzerati a seguito di una traccia di percorrenza molto ampia.

Tale modifica di orario non ha soltanto sconvolto gli incroci nelle tratte a binario unico, ma ha conseguentemente allontanato l’orario di una quindicina di minuti spostando la partenza da Catania alle 15.45, alquanto tardi se si considera il distacco di tempo dal precedente treno 12880 per Messina in partenza da Catania alle 14,22 e del successivo treno 12882 in partenza 35 minuti dopo il treno in questione.

Un boato e il "gigante" di cemento si sgretola

L'8 maggio 2011 una parte della struttura crollo. Non ci furono vittime perchè la domenica non transitavano treni passeggeri.
I resti del ponte ferroviario rasi al suolo alle 15.53 con la dinamite.
I tre sindaci in coro: "ora ricostruite subito i piloni"

Tgr Sicilia ore 19.30 video della demolizione

Antenna Sicilia Tg ore 20.30 video della emolizione 

Treno fermo in galleria per 50 minuti. Segnalazione del Comitato Pendolari Siciliani

E’ il terzo caso dopo quello del 10 settembre accaduto al treno 12788 nella stessa galleria e il successivo avvenuto il 22 settembre nella galleria Peloritana al treno 3832 Palermo-Messina. All’indomani del primo caso avevamo inoltrato a Rete Ferroviaria Italiana una richiesta di chiarimenti se nella galleria tra Acireale e Guardia Mangano-S.Venerina e nelle altre gallerie vi è la copertura del servizio di telefonia GSM-R e se vi sono all’interno delle gallerie gli impianti fissi di telefonia e se oltre alla telefonia mobile di servizio GSM-R vi è la possibilità di accedere alle linee telefoniche degli altri gestori di telefonia mobile visti gli accordi con gli stessi per la copertura del servizio in galleria all’utenza.

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