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Un attestato di stima e di pronta guarigione al Capotreno Riccardo Caristi aggredito alla stazione di Spadafora

In riferimento all’aggressione ed al ferimento del capotreno Riccardo Caristi, in servizio sul treno regionale 8771 delle ore 10.15 da Messina a Milazzo,  avvenuta stamane alla stazione di Spadafora, a nome del Comitato Pendolari Siciliani colgo l’occasione per porgere un augurio di pronta guarigione al Capotreno Riccardo e per condannare espressamente tali atti gravi nei confronti di tutto il personale di bordo di Trenitalia che svolge il proprio lavoro con correttezza e cortesia nei confronti di tutta l’utenza che giornalmente viaggia in treno.

Negli ultimi mesi si stanno verificando, sempre più frequenti, atti di sconsideratezza nei confronti del personale viaggiante di Trenitalia, uno degli ultimi episodi gravi, nel mese di maggio con l’aggressione ad una donna capotreno a Cefalù.

Abbiamo più volte proposto, noi del comitato, negli incontri con la direzione di Trenitalia e con la Regione Sicilia-Dipartimento trasporto ferroviario, di valutare la possibilità di concerto con il dirigente del Compartimento della Polfer, di programmare sui treni un servizio di scorta in borghese specie su quelli ritenuti a rischio.

"Con il doppio dei passeggeri io il convoglio lo fermo e basta"

Colloquio "Con il doppio dei passeggeri io il convoglio lo fermo e basta" Dopo il caso di Ventimiglia, la solidarietà' del sindacato al capotreno.

«Ho una moglie e tre figli e l'ultima cosa che voglio che mi capiti è che qualcuno si senta male e collassi sul treno perchè non si respira. Poi a Guariniello chi glielo spiega che ho chiamato la centrale operativa per dire che eravamo pieni come un uovo, con il doppio dei passeggeri a bordo e loro mi hanno risposto che mi dovevo arrangiare e valutare.

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