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Il viaggio (dis)avventura con il treno Intercity 723 da Roma a Catania

Abbiamo ricevuto nel nostro modulo di contatto la seguente nota, inviataci da Anna, che desideriamo pubblicare.

Finalmente le ferie, ma prima di cantar vittoria bisogna superare indenni il viaggio sull'intercity diurno Roma Siracusa. Dieci ore di viaggio in cui solo quando arrivi a destinazione puoi finalmente rilassarti.. il viaggio di ieri è stato spossante. E’ Natale, si sa, in tanti voglio tornare a casa.....credo che i biglietti venduti siano stati il doppio rispetto ai posti seduti. 

I corridoi pieni di gente senza prenotazione e le valigie messe come capita da scavalcare. Impossibile pensare, visto la durata del viaggio, di sgranchirsi le gambe; anche andare in bagno rappresenta un problema. io, personalmente, bevo poco, cosi limito i danni.

Nella nostra carrozza, la 5 un bagno è fuori servizio da subito e l'altro raggiunto con fatica, già prima di Napoli era sporco e senza carta igienica neanche 2 h dalla partenza.

Quando il controllore è passato nel ns. scompartimento per i biglietti, l’ho fatto presente e la risposta e' stata sconcertante: "Alla prossima stazione ce la faremo portare" ...ma questo significa che un treno che deve affrontare un viaggio di oltre 10 h non ha scorte a bordo?? E’ davvero triste tutto ciò. Il viaggio è andato via via peggiorando ma quando siamo arrivati al traghetto ho iniziato a pensare che ormai eravamo quasi a casa e non potevo immaginare che il peggio stava per arrivare....una volta imbarcati le porte del ns. scomparto non si aprivano cosi, chi ha voluto gustarsi il panorama, ha dovuto avventurarsi per il corridoio ad ostacoli..... a Messina poi  siamo rimasti fermi ben oltre il tempo stabilito, nessun dipendente di Trenitalia ci ha detto cosa stava accadendo...ma quando siamo ripartiti, abbiamo capito... la luce nell'intera carrozza andava e veniva. Per lunghi tratti siamo rimasti completamente al buio senza che, lo ripeto, nessuno ci dicesse nulla. Noi abbiamo viaggiato fino a Catania e abbiamo usato la luce di cellulari e smartphone per sistemare i ns. bagagli per la discesa. La circostanza più brutta di questo viaggio ha riguardato un malfunzionamento alle porte del ns. vagone, le porte erano bloccate, quindi l'accaduto del traghetto non era un caso, e potevano essere aperte solo dall'esterno. A Taormina è successo il caos perchè le persone non sono riuscite a scendere e ne è seguita successivamente un'accesa discussione tra il personale che tentava di difendere l'indifendibile, lasciatemelo dire, e queste persone obbligate a proseguire verso Giarre con tutto il disagio che ne consegue è impensabile affrontare un viaggio cosi lungo in queste circostanze! Le Ferrovie dello Stato dovrebbero investire su questa tratta che perde pezzi e trattare con più rispetto la gente che viaggia verso il sud. Mi sembra una distinzione di classi sociali! La classe ‘A’ in moderni Frecciarossa, la sfigata Classe ‘B’, gli intercity vecchi e lerci, io mica ci sono salita gratis sul quel treno? Pago profumatamente e visto che vendendo biglietti anche senza la riservazione del posto, credo abbiano sufficienti fondi per comprare almeno la carta igienica! Chiederò il rimborso integrale del biglietto perchè con un viaggio come questo, l'utente dovrebbe esser risarcito!

Cordiali saluti.
Anna

Vista la segnalazione abbiamo scritto ad Anna per avere ulteriori informazioni.

Buondì Anna, abbiamo letto la tua nota che tra l'altro non ci sorprende. Concordiamo con te che è una "VERGOGNA". D'altronde la colpa è anche nostra se ci fanno viaggiare in queste condizioni, di certo non eri da sola su quel treno da "deportazione" mi congratulo con te perchè, forse, l'unica a saper reclamare i propri sacrosanti diritti. Ti invitiao se vuoi o ci autorizzi a pubblicare sul nostro sito e blog il tuo viaggio da “deportata” e a farlo pubblicare sulla rubrica “lo dico a la Sicilia”. Ti informiamo, inoltre, se ci dai ulteriori ragguagli ad indirizzare la tua nota al Dipartimento regionale delle Infrastrutture e Mobilità. Serve gente che, come te, reclami i propri diritti alla mobilità per le normali condizioni di viaggio che devono essere garantiti dal momento che si acquista un titolo di viaggio. Per questi motivi ci sembra giusto dare molto risalto alla tua (dis)avventura in un paese che va a più velocità e che quanto ti è capitato fa la differenza in considerazione del fatto che, anche con i nostri soldi, sono stati fatti degli investimenti di cui noi Siciliani non possiamo usufruirne. Questa è la disparità di cui la nostra classe politica fa finta di non vedere rendendosi complice di questi disservizi.

Grazie

N.B. E’ possibile sapere il giorno di partenza e l’orario? – Ed avere un tuo riferimento telefonico per ulteriori informazioni.

Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani

La signora Anna risponde alla nostra richiesta di informazioni

Buongiorno,

io mi chiamo Anna e ho 36 anni. Sono pendolare da 10 anni, prima per amore del mio fidanzato Giuseppe, catanese, e ora, che ci siamo sposati e viviamo a Roma, lo sono per amore della famiglia di mio marito che mi piacerebbe poter pensare restasse unita nonostante i 1.000 km che ci separano. Abbiamo viaggiato il 21 dicembre con intercity 723 carrozza 5, posti 31 e 32. partito da Roma alle 07.26. Questo viaggio è stato faticoso dall'inizio. Non le dico che "impresa" e' stata prenotare questo biglietto perchè a dicembre cade il periodo del cambio orario invernale e pertanto i biglietti non sono acquistabili finchè non vengono caricati sul server di Trenitalia. Perchè le dico questo? Perchè se si vuole viaggiare, considerando che sono solo due i treni diurni, e tentare di risparmiare due soldi prendendo un biglietto ad un prezzo ridotto si deve diventare dipendenti delle ferrovie e passare tutto il giorno col dito sul mouse per fare la ricerca dei biglietti. Ovviamente la Sicilia è l'ULTIMA regione ad esser messa in vendita! Le sembra mai possibile che si è sempre il fanalino di coda?? E poi quante offerte mai ci saranno?? Il 27 novembre non era ancora possibile acquistare e il 28 mattina alle ore 8.45 siamo diventati gli utilizzatori di due posti in seconda classe nel viaggio della speranza e... senza offerte particolari se non il 2*1 legata ai viaggi di sabato, costo, 63,00 €, quindi 31,5 € cadauno, insomma mica briciole, considerando che a 29 € si viaggia sui freccia rossa di ben altra categoria che passano ogni ora. Ci crede se le dico che nel 2001 io viaggiavo, prenotando con tempo, è vero, con 15 €?!? Insomma la differenza è tanta! ma dove vanno a finire questi soldi?? non certo nella qualità del servizio offerto, me lo lasci dire, e non è stato un viaggio andato male sporadico. Io ho anni e anni di treni, vagoni, e disservizi alle spalle. Ma è possibile che su una tratta cosi lunga non c'è nessuno a bordo che operi la pulizia dei bagni?? Oppure una carrozza di servizio bar caffetteria!è passato un carrello una volta sola dopo un'ora dall'inizio del viaggio poi basta perchè,come si fa a passare se i corridoi sono stracarichi di gente e valigie? La cosa che mi lascia sconcertata è che "loro" lo sanno che è un viaggio lungo fino alla nausea e che rappresenta l'unica alternativa al volo che, per le festività, è davvero troppo oneroso! Già il fallimento della Windjet ha portato a un rincaro di prezzi senza misura e nelle feste, siccome sanno che la gente vuol tornare, c’è la corsa al rincaro. Noi abbiamo provato anche i pullman, insomma, per venire a Catania, le abbiamo davvero provate tutte! Ma sa cosa accadrà tra un pò? I siciliani faranno le ferie altrove perchè è troppo dispendioso tornare. Ma perchè io devo spendere 63 euro in due a tratta, controllando giorno e notte se ci sono i biglietti, per inseguire un'offerta che non trovo e viaggiare:

- in un treno con gente in piedi (sa che non ci sono neanche più le tendine nello scomparto? cosi io seduta, mi sono sentita anche in colpa perche fuori vedevo una signora 50enne appoggiata su quei scomodi seggiolini, sentendomi anche maleducata perchè non le cedevo il posto).

- con un bagno guasto e un altro senza carta igienica da Napoli (quindi, con tutto il viaggio ancora da affrontare)

- con il personale che non tenta neanche di giustificarsi agli occhi dei viaggiatori, perchè non mi puoi rispondere "alla prossima stazione c’è la faremo portare".

- al buio, violando ogni norma di sicurezza.

- con porte non funzionanti, insomma il gruppetto sceso a Giarre contro la propria volontà, dopo essersi sorbita il mio stesso viaggio, ha dovuto sostenere anche il costo per tornare indietro a Taormina. Gli ho sentito dire che avrebbero denunciato Trenitalia, e sulla stessa nostra carrozza c era anche una ragazza che diceva d'essere una giornalista e che avrebbe anche lei denunciato l'accaduto.

Io, in tutta onestà, spero davvero che l'abbiano fatto, perchè come dite voi, tanta gente si lamenta ma poi non agisce, non prova perchè pensa che non serva a niente, perchè sono anni che viaggiano in questo modo e lentamente si sono assuefatti a un servizio sempre peggiore.

Io sono un amante dei treni, e mi piace venire qui in una città che ormai sento un pò anche mia, ma che biglietto da visita è per la regione Sicilia?? Sa quante persone conosco che rinunciano a venire per colpa del viaggio da affrontare?? Non so se altre carrozze hanno avuto il nostro stesso problema, se fosse stata solo la nostra, avrebbero dovuto spostarci in altre carrozze, compresa la prima classe, in caso contrario, quel treno andava fermato, ma capisco che bloccare un treno in transito è una responsabilità troppo grande da prendersi e forse il problema è questo, che nessuno ci mette la faccia, e soprattutto il nome.

Mi scuso se mi sono dilungata ma è raro trovare qualcuno che ti chiede di raccontare e io, in vena di chiacchiere e, temendo che il viaggio di ritorno del 30 sia uguale, ero in vena di polemizzare.

Buone feste

Anna Colantoni

Noi abbiamo girato le due email al Presidente della Regione Crocetta, chiedendo un Suo autorevole intervento presso la Direzione Passeggeri di Trenitalia, affinché vengano tutelate e garantite le condizioni di viaggio più dignitose.

Giosue Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani