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Interrogazione al Senato da GIANPIERO D'ALIA sul raddoppio Fiumefreddo-Giampilieri

Fonte: OpenParlamento

Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02530 presentata da GIANPIERO D'ALIA
giovedì 14 gennaio 2010, seduta n.313

D'ALIA - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che:
nel panorama ferroviario nazionale, la Regione Siciliana si trova all'8° posto per lunghezza complessiva di binari ed al 5° posto per le linee ferroviarie in esercizio, mentre si attesta al 16° in quanto possiede solo 169 chilometri (12 per cento) di tracciato a doppio binario su 1.378 chilometri di strada ferrata. Questo gravissimo ritardo infrastrutturale ha fortemente penalizzato la regione ed in particolar modo la provincia di Messina costituendo un grave ostacolo per lo sviluppo socio-economico di cittadini e imprese;

nel contratto di programma 2000-2005 e 2007, per il completamento del raddoppio "Fiumefreddo di Sicilia-Giampilieri", sulla dorsale jonica Messina-Catania-Siracusa, erano previsti ben 1.970 milioni di euro. Questo stanziamento per la realizzazione dell'ammodernamento della citata linea ferroviaria non risulta nel contratto di programma 2007-2011. A ciò si deve aggiungere che, già nel 1998, sono stati persi circa 1.100 miliardi delle vecchie lire a causa della mancanza dei progetti e dei pareri da parte dei Comuni interessati;

nell'ottobre 2001, in seno all'accordo di programma quadro tra Regione Sicilia e Ministero dei trasporti veniva quantificato in 1.970 milioni di euro l'impegno di spesa per il raddoppio della dorsale jonica Messina-Catania-Siracusa relativamente al tratto Fiumefreddo-Giampilieri. A quanto risulta all'interrogante, lo stanziamento non sussiste più nei contratti di programma in quanto pare stornato su altri interventi infrastrutturali;

sia la cosiddetta "legge obiettivo", n. 443 del 2001, che il nuovo Piano direttore dei trasporti (delibera n. 322/2002 e delibera n. 375/2002 previo parere favorevole della IV Commissione legislativa dell'Assemblea Regionale Siciliana e adottato con D.A. n. 237 del 16 dicembre 2002) e i quattro piani attuativi, aereo, marittimo, stradale e ferroviario, sino ad oggi nulla o quasi hanno prodotto in termini di miglioramento delle varie infrastrutture ed in particolar modo di quelle ferroviarie, nonché per la realizzazione della famosa "Dorsale del Corridoio Europeo 1" che dovrebbe congiungere Berlino al Mediterraneo;

si parla del raddoppio ferroviario della tratta Fiumefreddo di Sicilia-Giamplilieri da oltre 20 anni senza che nulla a riguardo sia stato realizzato. Eppure, tale tratto presenta grandi potenzialità per il turismo, esso insiste infatti nella zona tra Messina e Taormina e comprende una parte della costa jonica a grande vocazione turistica. Attualmente il servizio è svolto su monobinario ed i tempi di percorrenza sono estremamente lunghi comportando un grave gap dal punto di vista infrastrutturale nell'ambito di una possibile e opportuna utilizzazione della tratta ai fini turistici ed anche imprenditoriali. Il monobinario caratterizza tutta la tratta da Messina a Siracusa ed a Ragusa costituendo di fatto un freno pesante per lo sviluppo dell'intera regione;

l'attuale infrastruttura risale a molti anni fa ed insiste sulle zone più belle della costa e su numerose aree a sviluppo industriale ed artigianale, oltre che urbanistico. Ad esempio la baia di Isolabella di Taormina è attraversata lungo la costa dal monobinario e tutte le strutture alberghiere subiscono un vero e proprio danno da inquinamento acustico, così come i comuni della fascia jonica da Scaletta a S. Alessio Siculo;

gli atti ed il progetto realizzati dalla società Rete ferroviaria italiana (RFI) prevedono un nuovo tracciato che si muove per lo più in galleria, affiancando l'esistente autostrada;

vi sono tratti del suddetto previsto tracciato, ricadenti nei territori di Alì Terme, Scaletta Zanclea, Itala, Furci, Santa Teresa, Savoca, ed altri, che non passano in galleria e che insistono su zone sulle quali i Piano regolatore generale dei Comuni interessati hanno previsto importanti forme di investimenti di carattere pubblico-privato ed imprenditoriale come, ad esempio, la realizzazione di aree artigianali;

numerosi Comuni, con delibere dei propri Consigli, hanno chiesto lo spostamento a monte del tracciato;

a seguito di numerose sollecitazioni e dopo diversi incontri con le parti interessate, la Provincia di Messina, cercando di coordinare le varie richieste ed i rilievi dei Comuni, ha proposto un'ipotesi di tracciato alternativo a quello del progetto preliminare, con un notevole spostamento a monte della traccia planimetrica del progetto,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno convocare un tavolo tecnico con RFI e gli amministratori dei comuni jonici interessati al raddoppio della tratta Giampilieri-Fiumefreddo ai fini di verificare la possibilità di uno spostamento a monte del tracciato ferroviario come proposto dalla stessa provincia di Messina dietro sollecitazione delle amministrazioni locali interessate ai fini di permettere un coerente sviluppo delle aree secondo i piani redatti dagli enti locali coinvolti;

se non reputi opportuno intervenire ai fini di scongiurare la realizzazione del Piano di dismissione deciso da RFI nell'area dello stretto;

se risulti che le somme destinate alla realizzazione delle opere ferroviarie insistenti nella provincia di Messina siano realmente state stornate e dirottate su altre opere infrastrutturali.

Atto a cui si riferisce:
S.4/02530 [Trasporti ferroviari in Sicilia]