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raddoppio

Spariti i 1970 milioni di euro per il raddoppio ferroviario Fiumefreddo-Giampilieri

Desidero intervenire in relazione all’articolo di martedì 31 luglio dal titolo “Nessuno storno di fondi dalla Giampilieri-Fiumefreddo”

I soldi c’erano e ci sono sempre stati, ma nessuno li ha spesi e dal 2010 sono scomparsi da tutti i contratti di programma e quindi lo storno è evidente.

Il Ponte sullo Stretto e le Infrastrutture in Sicilia

Mentre la politica siciliana esulta, i siciliani aspettano e continuano ad aspettare le strade, le autostrade, l’elettrificazione, i raddoppi e l’alta velocità ferroviaria in Sicilia.

Interrogazione al Senato da GIANPIERO D'ALIA sul raddoppio Fiumefreddo-Giampilieri

Fonte: OpenParlamento

Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02530 presentata da GIANPIERO D'ALIA
giovedì 14 gennaio 2010, seduta n.313

D'ALIA - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che:

Una domanda per il Governatore Lombardo

Ho voluto inserire una domanda sul raddoppio Fiumefreddo-Giampileri, sul sito del Presidente Lombardo.

On. Presidente, il 22 ottobre, sul quotidiano “La Stampa”, lei ha dichiarato:“...Posso capire che sia difficile fare il doppio binario sull'intera Catania-Messina, dove ci sono gallerie e infrastrutture costose da realizzare...”.

Non le sembra strana questa sua dichiarazione, visto che per il raddoppio Fiumefreddo-Giampilieri erano stati previsti e finanziati 1.970 milioni di euro che adesso sono scomparsi da tutti i Contratti di Programma?

La Politica siciliana, le ferrovie e le infrastrutture

Che il nostro sistema ferroviario è antiquato, obsoleto e soprattutto non è in alcun modo compatibile con lo sviluppo della Sicilia, è ormai da anni un fatto concreto. Desidero sottoporre alla politica regionale, ed in modo particolare al Presidente della Regione, On. Raffaele Lombardo, che, se il nostro sistema ferroviario è antiquato, lo è proprio grazie alla scarsa attenzione che la politica regionale ha dedicato all'incentivazione del trasporto e delle infrastrutture ferroviarie siciliane.

Infrastrutture ed alta velocità in Sicilia, nemmeno l'ombra

Dopo la prima inaugurazione della Frecciarossa a Milano nel dicembre scorso, l’amministratore delegato di Trenitalia M.Moretti, si appresta anche a dicembre di quest’anno ad inaugurare a Torino, la nuova linea ad alta velocità Torino-Salerno avvicinando così le grandi città Torino-Milano-Bologna-Firenze-Roma-Napoli-Salerno e mettendo in questo modo a disposizione di queste grandi città, una specie di metropolitana veloce lunga oltre mille chilometri, considerato che da Roma Termini a Milano ci vorranno tre ore, da Rogoredo a Roma Tiburtina 2 ore e 50.

Infrastrutture: La Sicilia penalizzata dalla Politica

Desideriamo portare a conoscenza dell’opinione pubblica che oltre ai proclami e ai fiumi di inchiostro la politica regionale non è veramente interessata allo sviluppo infrastrutturale e al reale miglioramento del trasporto ferroviario siciliano. Prova ne è che nonostante i proclami dei due assessori regionali ai trasporti l’uscente on. Bufardeci e l’entrante on. Strano, svolta epocale per il trasporto ferroviario in Sicilia di un mese fa, ed in considerazione del fatto che dei 130 milioni che lo Stato deve girare alla Regione per il miglioramento delle condizioni di trasporto ferroviario, non c’è neanche l’ombra. E ancora, che devono essere trasferite dal Governo alla Regione le competenze in materia di trasporto pubblico previste dal Decreto Legislativo 422 del 1997. Per non parlare dei 1970 milioni di euro previsti per il completamento del raddoppio Fiumefreddo-Giampilieri, che dal 2008 sono scomparsi dai vari contratti di programma(CPQ) e dagli accordi di programma quadro(APQ).

IL PONTE SULLO STRETTO E LE INFRASTRUTTURE IN SICILIA...

Mentre la politica siciliana esulta, i siciliani aspettano e continuano ad aspettare le strade, le autostrade, l’elettrificazione, i raddoppi e l’alta velocità ferroviaria in Sicilia...

Il Coordinatore
Giosuè Malaponti

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