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politica

Nessun intervento della classe politica a salvaguardia del trasporto regionale ferroviario.

In questi ultimi anni non si è fatto altro che parlare di tagli ai treni da e per il nord da domenica 29 luglio Trenitalia taglierà in Sicilia 38 corse treno in quasi tutte le relazioni. A questo annuncio sono intervenuti tutti, sindacati, associazioni dei consumatori, pendolari, utenti, ma nessuna presa di posizione c’è stata da parte della nostra politica siciliana. Solo un invito da parte del Dipartimento trasporti della Regione inviatoci il 24 luglio per il 25 mattina, quindi già a cose fatte e solo per cuna mera presa d’atto. Noi del Comitato Pendolari Siciliani per protesta non abbiamo preso parte.

Sicilia: Regione e Governo nazionale definiscono i tempi dei tavoli tecnici


Palermo, 31 gen.- (Adnkronos) - Regione siciliana e Governo nazionale hanno definito i tempi e gli argomenti dei tavoli tecnici che affronteranno i temi sottoposti dall'amministrazione regionale all'esecutivo Monti. Tema centrale e' l'attuazione della piena autonomia finanziaria della Regione siciliana. All'incontro, avvenuto a Palazzo Chigi, hanno partecipato per la Regione siciliana l'assessore all'Economia, Gaetano Armao, e i dirigenti della presidenza del Consiglio dei Ministri, della Ragioneria generale dello Stato, dei ministeri dell'Economia, delle Infrastrutture e Trasporti, delle Politiche agricole, delle Politiche comunitarie.

La Sicilia fino al 2030 tagliata fuori dai finanziamenti europei. Grazie classe politica!


Le notizie preoccupanti che ci fornisce Andrea Lodato nel suo servizio, ricco di particolari per completezza e, purtroppo, chiarezza, sul destino della Sicilia, a proposito dei programmi d’investimento in Europa, in fase di elaborazione per i prossimi decenni, impegnando le disponibilità finanziarie comunitarie a favore di alcune infrastrutture (porti, aeroporti, interporti, ferrovie, strade, autostrade), ci confermano che per il sud d’Italia e, in particolare, per la Sicilia, non c’è assolutamente nulla.

In Sicilia nasce «Forza d'urto», prima iniziativa: il blocco totale dei trasporti

Mobilitazione al via lunedì 16 gennaio. Si concluderà venerdì 20.L'appello: «Tutti uniti per i nostri diritti»

Tagli ai treni in Sicilia: Nessun intervento della politica a salvaguardia delle continue penalizzazioni della Sicilia

In questi ultimi mesi non si è fatto altro che parlare di tagli ai treni da e per il nord; tutti sono intervenuti, sindacati, associazioni dei consumatori, pendolari, utenti, ma nessun commento o presa di posizione è venuta fuori da parte della nostra politica siciliana.

Lo stesso problema lo hanno i calabresi, che a differenza nostra sono forse meno penalizzati, dato che non devono attraversare lo stretto per raggiungere il continente “Italia”.

Ritornando sui tagli: è già da diversi anni che Trenitalia li mette in atto ad ogni cambio orario (marzo-giugno-dicembre) ma i politici di casa nostra, vista l’eccellenza della nostra rete infrastrutturale (strade-ferrovie), non hanno dato importanza a questi continui tagli che il Gruppo Ferrovie dello Stato stava e sta attuando in maniera sconsiderata a danno di tutti i siciliani e con la complicità di chi ci rappresenta nelle sedi istituzionali palermitane e romane.

La Politica, le Ferrovie e l'Unita d'Italia

Il conto alla rovescia e gli annunci dei tagli ai treni da e per il nord, dovrebbero far riflettere i siciliani e far indignare tutta la nostra deputazione siciliana.

La Sicilia, anno dopo anno e treno dopo treno, è stata definitivamente tagliata fuori dal trasporto universale delle Ferrovie dello Stato.

Mentre l'Italia da Torino a Salerno corre sui binari dell'alta velocità,mettendo in questo modo a disposizione di queste grandi città (Torino, Milano, Firenze, Bologna, Roma, Napoli e Salerno) una sorta di metropolitana veloce lunga oltre mille chilometri, la Sicilia viene invece definitivamente isolata dal trasporto ferroviario.

I Siciliani penalizzati dalla mancata continuità territoriale e dal nuovo “Ecopass”

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In un momento in cui tutta la politica siciliana dovrebbe levare gli scudi nei confronti del Governo e delle Ferrovie dello Stato per le continue penalizzazioni in materia di tagli al trasporto ferroviario da e per la Sicilia e per le mancate infrastrutture ferroviarie, autostradali e viarie, succede che la stessa classe politica, invece, pensa a come penalizzare ancor di più i siciliani.

La Sicilia sempre più isolata dal resto d’Italia e la politica siciliana sta a guardare

Mentre il Governatore Lombardo polemizza con il Ministro Fitto in merito al conflitto di attribuzione in materia di trasporti e a difesa dello Statuto Siciliano, Trenitalia infligge un altro duro colpo al trasporto ferroviario per i treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia. Dal 1 marzo, infatti, Trenitalia ha soppresso i treni espressi 823, 834 e 836, denominati “Freccia del Sud” in servizio tra Agrigento, Milano e viceversa.

La strana esultanza della politica siciliana

La strana esultanza della politica siciliana.
Mentre alcune regioni d’Italia ottengono miliardi di euro dalle ultime deliberazioni Cipe per la realizzazioni di opere pubbliche di grande rilievo, la politica siciliana esulta per i pochi spiccioli che, in effetti, raggiungono la Sicilia.
Vediamo le differenze:
- al nord vengono assegnati 4.166 milioni di euro per un'autostrada che collegherà 5 province (Bergamo, Monza e Brianza, Milano, Como, Varese), in Sicilia vengono assegnati 6 milioni di euro per il raddoppio di una strada nell'agrigentino;

La Politica siciliana, le ferrovie e le infrastrutture

Che il nostro sistema ferroviario è antiquato, obsoleto e soprattutto non è in alcun modo compatibile con lo sviluppo della Sicilia, è ormai da anni un fatto concreto. Desidero sottoporre alla politica regionale, ed in modo particolare al Presidente della Regione, On. Raffaele Lombardo, che, se il nostro sistema ferroviario è antiquato, lo è proprio grazie alla scarsa attenzione che la politica regionale ha dedicato all'incentivazione del trasporto e delle infrastrutture ferroviarie siciliane.

Infrastrutture: La Sicilia penalizzata dalla Politica

Desideriamo portare a conoscenza dell’opinione pubblica che oltre ai proclami e ai fiumi di inchiostro la politica regionale non è veramente interessata allo sviluppo infrastrutturale e al reale miglioramento del trasporto ferroviario siciliano. Prova ne è che nonostante i proclami dei due assessori regionali ai trasporti l’uscente on. Bufardeci e l’entrante on. Strano, svolta epocale per il trasporto ferroviario in Sicilia di un mese fa, ed in considerazione del fatto che dei 130 milioni che lo Stato deve girare alla Regione per il miglioramento delle condizioni di trasporto ferroviario, non c’è neanche l’ombra. E ancora, che devono essere trasferite dal Governo alla Regione le competenze in materia di trasporto pubblico previste dal Decreto Legislativo 422 del 1997. Per non parlare dei 1970 milioni di euro previsti per il completamento del raddoppio Fiumefreddo-Giampilieri, che dal 2008 sono scomparsi dai vari contratti di programma(CPQ) e dagli accordi di programma quadro(APQ).

IL PONTE SULLO STRETTO E LE INFRASTRUTTURE IN SICILIA...

Mentre la politica siciliana esulta, i siciliani aspettano e continuano ad aspettare le strade, le autostrade, l’elettrificazione, i raddoppi e l’alta velocità ferroviaria in Sicilia...

Il Coordinatore
Giosuè Malaponti

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