skip to content

alta velocità

Alta Velocità, traghettamento e Corridoi Europei sullo Stretto di Sicilia.


Messina. C’è un progetto per abolire il traghettamento ferroviario nello Stretto di Messina?  Però parte l'alta velocità ferroviaria nell'Isola.
Le prove generali del traghettamento a piedi fra le due sponde calabresi e siciliane erano state effettuate a Pasqua 2009, e dopo circa sei anni si ripresenta per i Siciliani lo spettro del definitivo traghettamento dei treni da e per il nord.
Ritenevamo che il problema a distanza di tempo fosse rientrato ed invece no, si ripresenta in maniera molto più grave con il definitivo smantellamento della continuità territoriale. Smantellamento che non tiene conto ne dei servizi che devono essere assicurati ai cinque milioni di Siciliani ne delle cinquecento famiglie che vedranno scomparire le risorse finanziarie per il loro sostentamento, tenuto conto che c’è ancora aperta la questione degli ex dipendenti Ferrotel. 
C’è un progetto per abolire i traghetti Fs? Siamo convinti di si!

Alta velocità e infrastrutture negli aeroporti, Fontanarossa…resta in attesa

E’ stato firmato oggi a Rimini, durante il Meeting di Comunione e Liberazione, l’accordo tra il ministro delle infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi e l'A.d. del gruppo FSI Michele Mario Elia " per collegare gli aeroporti di Malpensa, Fiumicino e Venezia alla rete A/V e A/C e “rafforzare la dotazione di infrastrutture ferroviarie legate agli aeroporti".  

Ci preme intervenire sulla questione, per fare presente al ministro Lupi  che in diverse occasioni e per ultimo il 17 gennaio 2014 durante la puntata di “Uno Mattina” in uno dei suoi interventi ha dichiarato in maniera decisa che: «la stessa scommessa fatta sull’alta velocità, oggi Ferrovie dello Stato deve farla sul trasporto dei pendolari, affermando che il trasporto regionale è un obiettivo.

Moretti da Fsi a Finmeccanica

Finalmente è arrivato il tanto sperato spostamento di Mauro Moretti da Ad del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiano. Il premier Renzi ci aveva provato pensando a lui per un posto da ministro, non essendoci stata data questa prima opportunità finalmente cogliamo con molta soddisfazione la nomina di Moretti a Finmeccanica. Di certo ha fatto molto per le Ferrovie ma a senso unico investendo tutto nell’alta velocità trascurando di fatto il trasporto regionale che vede muovere giornalmente in tutt’Italia oltre tre milioni di pendolari. Moretti non farà i salti di gioia, ma di sicuro siamo noi pendolari a farli. L’unica cosa che chiediamo sia al ministro Lupi che al nuovo ad del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiano che venga rivisto il piano industriale presentato qualche settimana fa dal precedente ad di Fs. 

Treni, corse locali tagliate in 10 Regioni. Ma il ministero fa sconti sull’alta velocità

Sulle ferrovie è sempre più un'Italia a due velocità. Da una parte il trasporto locale è in fibrillazione per le annunciate soppressioni. Legambiente accusa: "Priorità solo all'alta velocità". Trenitalia e Ntv pagheranno il 15% in meno per la rete, mentre Moretti vuole tassare i pendolari. Intanto è sempre più alto il rischio di procedura di infrazione alla Corte Ue: "Passeggeri poco tutelati"

TRENITALIA E GLI INTERCITY DA TAGLIARE

A conferma della posizione OR.S.A. Trasporti sui favori fatti solo all’A.V.

Interpellanza al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti sui tagli al servizio universale

CAMERA DEI DEPUTATI- testo allegato all’ordine del giorno della seduta n. 119 di Venerdì 15 novembre 2013

UNA FERROVIA SEMPRE PIU’ PER RICCHI

ORSA Trasporti: l’utile dei treni ad Alta Velocità torna all’Alta Velocità. Che politica dei trasporti è?

“Allora è meglio dirle chiare le cose: del servizio ferroviario alla politica interessano solo le Frecce di Trenitalia e gli Italo di NTV. Tutti quelli che non se li possono permettere possono pure andare in auto, o a piedi se sprovvisti”.

L'importanza del treno e i risvolti sociali

Vorrei sottoporre alla vostra attenzione ciò che ho letto sul sito internet di un comune italiano, nella pagina relativa alle attività culturali promosse da quel comune, ed in particolare nella presentazione di una conferenza legata allo sviluppo delle ferrovie.

Il treno, infatti, ha molti risvolti sociali positivi; ha facilitato la vita di tanti che lavorano o studiano distante da casa, ha consentito di compiere spostamenti di persone e cose limitando l’inquinamento del territorio, realizza attraverso l’Alta Velocità collegamenti in tempi brevi tra centri importanti del Paese.
E, da un punto di vista sociale, mette insieme in uno scompartimento durante un viaggio umanità diverse che si confrontano e mutano.
Se ci fosse la sensibilità giusta, il treno potrebbe anche alleggerire il traffico pesante delle autostrade. 

L'alta velocità "LIGHT" arriva "di nuovo" in Sicilia era già prevista nel 2008

Dal quotidiano La Sicilia e da altre agenzie apprendiamo dell'incontro di ieri tra la Regione Sicilia, Ferrovie dello Stato Spa ed il Ministro Barca che finalmente porteranno l'alta velocità in Sicilia però "light".

Per dovere di cronaca debbo dire che sono arrivati troppo tardi perchè, già qualcun altro nel dicembre 2008 ci aveva già pensato. Quali sono i risultati ad oggi???

Non ci serve l’alta velocità nelle nostre tratte siciliane.

Non ci serve l’alta velocità nelle nostre tratte siciliane per ovvi motivi, uno dei tanti, i tempi lunghissimi di realizzazione. Ai siciliani basterebbe solo ed esclusivamente “la velocità”. A quattro anni di distanza, dall’operazione “Freccia Rotta”, si parla ancora della velocizzazione della Catania-Palermo. Quattro anni di fiumi di parole, di inchiostro, di convegni, di incontri, di tavole rotonde ed è proprio di ieri la dichiarazione dell’A.D. delle Ferrovie dello Stato, che a breve porterà l’alta velocità in Sicilia. Da considerare che non specifica, con date certe, quando ciò avverrà e quali siano i tempi di realizzazione. Ebbene, qualche giorno dopo l’operazione Freccia Rotta del 19 gennaio 2009, la  Regione Sicilia, Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia asserirono che si poteva ammodernare e velocizzare l’esistente tracciato della Catania-Palermo con venti o trenta milioni di euro in appena un anno o due di lavori, portando i tempi di percorrenza al di sotto delle 2 ore e 40 minuti e fare transitare i treni di rango P.

Catania-Palermo nel tunnel sotterraneo - È la tav alla siciliana (pronta fra 13 anni)

Basterà meno di un'ora e mezza per raggiungere il capoluogo, ma i tempi di realizzazione sono faraonici

CATANIA - Nel 2025 andremo a Palermo in meno di un'ora e mezza, percorrendo un lungo tunnel sotterraneo che correrà sotto i Nebrodi. In treno, con una «Tav alla siciliana» che farà dimenticare le tre ore necessarie per raggiungere adesso il capoluogo da Catania. Se filerà tutto liscio, ci vorranno almeno 13 anni. A svelare i progetti di Rete Ferroviaria Italiana, la società delle Ferrovie Italiane, è la testata specializzata in infrastrutture e trasporti Siciliaway che riporta come il punto di partenza del nuovo progetto sarà la stazione di Catania Bicocca.

Non può esistere solo la Tav, per i pendolari siciliani

Ormai da anni le scelte dei responsabili di Rete Ferroviaria Italiana si sono indirizzate a migliorare, spesso però solo a parole, esclusivamente il servizio sulle lunghe distanze.

Gli investimenti, infatti, vengono rivolti solo ai treni di prestigio, e quindi solo sulle linee ad alta velocità, riservate solo ad una cerchia ristretta di utenti disposti a spendere molto e/o con esigenze particolari e a fare concorrenza al trasporto aereo.

I treni locali, per i pendolari, per chi cioè deve spostarsi ogni giorno, vengono lasciati nel degrado e nell’incuria. Le linee, le carrozze, i locomotori invecchiano, si guastano, divengono sempre meno affidabili e comodi. Eppure questi sono i treni usati da diversi milioni di Italiani al giorno.

L’arretratezza infrastrutturale corre sui binari della Sicilia

I collegamenti ferroviari ad alta velocità andranno da Torino a Salerno dal cambio orario del 12 dicembre 2009, questo è l’annuncio da parte dell’amministratore delegato di Ferrovie, Mauro Moretti, dal Meeting di Rimini di qualche giorno fa. Questo annuncio dovrebbe far riflettere e arrossire tutta la nostra deputazione siciliana, mentre dovrebbe far pensare e correre ai ripari i siciliani, in considerazione del fatto che la Sicilia anno dopo anno, viene sempre più isolata in materia di trasporto pubblico ferroviario da parte di Trenitalia e tagliata fuori dagli investimenti infrastrutturali ferroviari da Rete ferroviaria Italiana. Mentre l’Italia del centro nord corre sui binari dell’alta velocità, la Sicilia corre sui binari della lentezza infrastrutturale e su opere che da oltre quarant’anni non hanno ancora visto il loro completamento e mi riferisco alla dorsale tirrenica Palermo-Messina ed alla dorsale jonica Messina-Catania-Siracusa. Cosa ha fatto e/o cosa sta facendo la classe politica siciliana per ridurre questo enorme gap infrastrutturale tra nord e sud?

Infrastrutture ed alta velocità in Sicilia, nemmeno l'ombra

Dopo la prima inaugurazione della Frecciarossa a Milano nel dicembre scorso, l’amministratore delegato di Trenitalia M.Moretti, si appresta anche a dicembre di quest’anno ad inaugurare a Torino, la nuova linea ad alta velocità Torino-Salerno avvicinando così le grandi città Torino-Milano-Bologna-Firenze-Roma-Napoli-Salerno e mettendo in questo modo a disposizione di queste grandi città, una specie di metropolitana veloce lunga oltre mille chilometri, considerato che da Roma Termini a Milano ci vorranno tre ore, da Rogoredo a Roma Tiburtina 2 ore e 50.

IL PONTE SULLO STRETTO E LE INFRASTRUTTURE IN SICILIA...

Mentre la politica siciliana esulta, i siciliani aspettano e continuano ad aspettare le strade, le autostrade, l’elettrificazione, i raddoppi e l’alta velocità ferroviaria in Sicilia...

Il Coordinatore
Giosuè Malaponti

Condividi contenuti