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UNA FERROVIA SEMPRE PIU’ PER RICCHI

ORSA Trasporti: l’utile dei treni ad Alta Velocità torna all’Alta Velocità. Che politica dei trasporti è?

“Allora è meglio dirle chiare le cose: del servizio ferroviario alla politica interessano solo le Frecce di Trenitalia e gli Italo di NTV. Tutti quelli che non se li possono permettere possono pure andare in auto, o a piedi se sprovvisti”.

Non può fare a meno di polemizzare il Segretario Generale di ORSA Trasporti, Alessandro Trevisan, nel mettere assieme le strabiche iniziative del Governo che stanno ulteriormente mettendo in difficoltà il servizio ferroviario pubblico e sociale in Italia.

L’ultima chicca arriva dal provvedimento - concordato con l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato - con il quale si scontano del 15% i pedaggi per i treni AV che garantisce un risparmio di circa 70 milioni per Trenitalia e NTV e minori entrate di pari entità per RFI, Società detenuta al 100% dal Ministero del Tesoro.

Quindi minori entrate per lo Stato e guadagni per i privati.

“Si tagliano i treni Intercity perché i fondi per il cosiddetto servizio universale non si trovano. Si finge di incentivare il trasporto pubblico offrendo 550 milioni di € alle Regioni con i fondi della Legge di Stabilità.

La stessa Legge poi se li ripiglia in altro capitolo con un minor trasferimento alle Regioni per 560 milioni di €..

Ci riempiamo tutti la bocca sulla necessità di sostenere un trasporto merci compatibile con l’ambiente, riequilibrando il gap ferro-gomma, e poi si lasciano morire gli incentivi al trasporto dei tir sui treni.”.

Questa per l’ORSA è l’ennesima dimostrazione di latitanza delle Istituzioni, totalmente indifferenti  alla politica dei trasporti, ed un altro favore alla mobilità di “fascia alta” mentre nelle Regioni  bisogna tagliare i treni, chiudere le linee secondarie, ridurre i servizi nelle zone a minor domanda “Cosi per chi vive in montagna od in campagna il trasporto pubblico diverrà una chimera – chiosa Trevisan” .

Per l’ORSA, che aveva già contestato il taglio di 300 mil./€ alla Società di Infrastrutture per coprire il buco – IMU, quei fondi andavano rivolti a ben altri fini se veramente si vuole costruire un servizio ferroviario degno di un Paese Europeo.

Dal potenziamento e velocizzazione delle linee secondarie al miglioramento degli standard qualitativi dei servizi locali. Dal finanziamento del servizio universale al sostegno alle Imprese ferroviarie merci.

E pensare che in questo senso è stato emanato un decreto, il n.98 del 6.7.2011, che prevede al  contrario un sovrapprezzo per i pedaggi dell'alta velocità con cui sostenere il trasporto regionale e il servizio universale.

Ovviamente un provvedimento rimasto inattuato.

“A questo Paese non servono i proclami – afferma l’ORSA Trasporti – ma comportamenti coerenti. Proprio quelli che mancano quando si parla di trasporto pubblico.”

12 novembre 2013 - Segreteria Generale OR.S.A. - Trasporti