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#acicastello

Lo "stop a Cannizzaro non piace ai pendolari, poche le persone che usufruiscono delle fermate: perchè non decurtarle?


Certamente, questo intervento di fare fermare tredici treni a Cannizzaro ha scombussolato il sistema quasi perfetto di mobilità tra le tre Città capoluogo di provincia, al quale avevamo lavorato, come Comitato Pendolari dal lontano 2001, sia con la Provincia Regionale di Catania e la Direzione Trenitalia Sicilia, tra l’altro con un incontro tenutosi il 5 aprile 2005 alla stazione di Acireale, dove presero parte l’Amministrazione Comunale di Acireale.

Considerata l’evidenza della scarsa frequentazione,  i  tredici treni giornalieri continuano ad effettuare  le fermate alla stazione di Cannizzaro a differenza dei treni  “Regionali Veloci”  che continuano a non effettuare le fermate  di Fiumefreddo di Sicilia e S.Teresa di Riva nonostante vi era un rilevante ed accertato flusso di pendolarismo, sia in salita che in discesa in direzione Messina e Siracusa.

Cannizzaro la stazione deserta ma i treni fermano.


Dal 13 dicembre 2015, è entrata in vigore la nuova offerta commerciale del trasporto ferroviario con la prima gestione della Regione Siciliana. Da questa data, dopo tanti anni, tredici treni regionali della relazione ferroviaria Messina-Catania-Siracusa e viceversa, stanno effettuando la fermata   alla stazione di Cannizzaro.
Stazione del tutto isolata e senza alcun servizio di collegamento con Aci Castello, con l’Ospedale Cannizzaro e le altre frazioni castellesi, preventivamente predisposto in concomitanza all’attivazione delle fermate del treno.
Da un mese e mezzo circa dell’istituzione della fermata di “Cannizzaro”, ci corre l’obbligo segnalare sia al Dipartimento Trasporti regionale che al Dirigente di Trenitalia che la frequentazioni in salita e discesa è del tutto inesistente, 4/5 utenti giornalieri circa.

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