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assessore pizzo

Fermo l'acquisto di 5 nuovi treni, scadute le concessioni dei servizi su gomma

Palermo. Il Comitato Pendolari Siciliani chiama in causa la Regione. Mentre tiene banco il confronto tra bus e treni dopo il crollo del pilone lungo il viadotto Himera della Palermo-Catania, il presidente del Comitato Pendolari Siciliani sottolinea che la necessità per i siciliani non sta in questa sorta di gara tra treno e bus, ma nell'avere un efficientamento dei servizi di trasporto e quindi un'intermodalità.

Bus batte treno in efficienza e risparmi

Palermo. La regione Siciliana paga 3 euro a km alle FS e solo 1 euro alle autolinee private. Meno di un mese fa uno studio di settore del Politecnico di Milano evidenziava come il trasporto pubblico locale in Sicilia sia meno costoso della media nazionale (2,2 euro per ogni chilometro percorso dall'autobus) e della media europea (1,4 euro per ogni chilometro percorso autobus). Risultato che è stato possibile raggiungere, continua lo studio di settore, per tre motivi: dimensione medio-piccola delle aziende per la maggior parte private; efficienza e qualità di linee dirette affiancate da linee capillari; contenimento dei costi e quindi elevato rapporto ricavi/costi, mediamente più alto rispetto ai territori comparabili...

Cancellazione corse notturne PA601 e PA602 sulla Messina-Catania A/R dal 14 giugno 2015

Messina. In merito alla cancellazione, a partire dal cambio orario del 14 giugno 2015, delle due corse notturne (servizio ferroviario) dei Bus PA601 con partenza da Messina alle ore 00.30 (effettua 8 fermate sino a Catania) e PA 602 con partenza da Catania alle 02.40 (effettua 8 fermate sino a Messina), lo scrivente Comitato fa presente che questa cancellazione è stata motivata da parte del gestore del servizio “ Dtr Trenitalia Sicilia” al gabinetto dell’assessore regionale ai trasporti Pizzo, per la scarsa frequentazione e per la sola presenza di alcune donne che fanno il più antico mestiere del mondo. Cancellazione ingiusta e senza alcun senso perché, tra l’altro, si toglie un servizio di trasporto utile ai lavoratori della fascia ionica che smontano nella tarda serata o che devono prendere servizio nella primissima mattinata, tra l’altro ad inizio mese di giugno avevano acquistato un abbonamento mensile che non potranno più utilizzare perche se avranno il treno per andare a Messina o Catania, durante l’arco del giorno, non avranno più il bus di ritorno per fare rientro a Catania o Messina. Si fa presente che se non verrà ripristinato il servizio si chiederà l’eventuale rimborso dei rimanenti giorni di giugno non utilizzati.

Sicilia. Bus o treno questo il dilemma del trasporto pubblico

Dagli ultimi interventi sui quotidiani, sembra che in Sicilia vengano scoperti definitivamente “bus e treno come mezzi di trasporto”.

Un solo dato per chiarezza di informazione, nel 2012 i km/bus effettuati in Sicilia e pagati dalla Regione sono stati pari a 77.621.511 contro i 10.476.000 km/treno per’altro pagati dal ministero dei trasporti sino a dicembre 2014.

Si accenna ad una sorta di gara tra treno e bus. E’ più veloce il bus o il treno? E’ più costoso il treno o il bus? E’ più inquinante il bus o il treno? La necessità per i siciliani non sta in questa sorta di gara tra treno e bus ma nell’avere un efficientamento dei servizi di trasporto e quindi una intermodalità che coniughi due o più mezzi di trasporto cercando di creare un servizio efficiente ed efficace.

In Sicilia non crollano solo i ponti e i viadotti di strade ed autostrade ma anche i ponti ferroviari non sono da meno

Caltagirone-Gela Maggio 2011-Maggio 2015
Premesso che in Sicilia non crollano solo i ponti e i viadotti di strade ed autostrade ma anchei ponti ferroviari non sono da meno. L’8 maggio 2011 crollavano due arcate del ponte ferroviario in territorio di Niscemi, contrada Angeli, della linea ferroviaria Caltagirone-Gela. Traffico ferroviario e anche quello stradale paralizzato con la chiusura di due strade provinciali la Sp 39/1 e la Sp 39/2 interessate dal passaggio della sovrastante infrastruttura ferroviaria.

Treni pseudo veloci sulla Catania-Palermo


Si doveva aspettare questa inaspettata chiusura di un tratto dell’A19 per evidenziare il problema mobilità su ferro tra Palermo e Catania.
Mercoledì 16 aprile era previsto un incontro tra i sindaci di Catania, Enna, Caltanissetta e Palermo per concordare due nuove coppie di treni, in vigore al cambio orario di giugno, sulla tratta ferroviaria, biblica riferita i tempi di percorrenza, Palermo-Catania.
Questo evento eccezionale ha fatto sì di far partire, giustamente questo servizio ma ci lasciano in dubbio i lunghi tempi di percorrenza 191 minuti salvo ritardi, pari a 3 ore e 11 minuti.
Sono trascorsi due anni dal 28 febbraio 2013 data della sottoscrizione da parte del governatore Crocetta del CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo) nel quale venivano evidenziato a pagina 8 (si allega slide Cis) i tempi di percorrenza attuali della Catania-Palermo in 2 ore e 45 minuti ma di questi orari di percorrenza a tutt’oggi nemmeno l’ombra.
Una richiesta importante da parte nostra all’assessore Pizzo e ai dirigenti di Trenitalia che questa nuova coppia di treni abbia le giuste coincidenze in arrivo a Catania per proseguire verso Messina e Siracusa e lo stesso dicasi a Palermo in direzione Trapani e che ai primi treni del mattino venga fissato l'orario di partenza alle 5.00 così come avviene per i treni da Messina a Palermo. 

Report del Comitato Pendolari Siciliani su 150 convogli solo 42 sono in orario

S.Agata Militello. Report del Comitato Pendolari Siciliani, Malaponti: questi dati non ci inducono ad essere ottimisti.

Il primo aprile su 150 treni monitorati ben 108 in ritardo

Palermo. Non è uno scherzo, ma l'istantanea scattata dal Comitato Pendolari siciliani. "Quali controlli su Trenitalia?"

Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia poco trasparente e partecipativo.

Sicilia. In merito alle ultime dichiarazioni dell’assessore ai trasporti Pizzo, rilasciate sul Contratto di Servizio, nell’assemblea dei sindacati al Palacultura di Messina il 25 marzo, cito testualmente: - Il contratto di servizio sta andando molto avanti, nel senso che noi non eravamo abituati perché non avevamo esperienza, ci stanno lavorando fortemente, l’azienda ci sta dando una mano. Il rapporto con i sindacati e le parti sociali è stato continuo su questa cosa….un contratto che durerà sino al 2020-.

Riferendoci a queste dichiarazioni che riteniamo irrazionali e strane, desideriamo fare alcune riflessioni:

1 – Abbiamo ripetuto più volte ed in tutte le sedi di stare attenti a Trenitalia nella redazione del contratto di servizio che farà valere, di sicuro, tutto il suo peso di monopolista, mentre l’assessore candidamente dichiara che l’azienda gli sta dando una mano. Cosa alquanto strana e assurda.

Non servono i viaggi della speranza ma più attenzione per la Sicilia


Palermo. Apprendiamo del viaggio che dovrà intraprendere lunedì 16 febbraio 2015 l’assessore regionale alle infrastrutture e Mobilità, Giovanni Pizzo, per andare al cospetto del ministro Maurizio Lupi, con l’iniziativa denominata “Scusate il Ritardo”.
Vorremmo capire il perché di questa iniziativa, di questa presa di posizione dell’assessore Pizzo. Non ne capiamo il senso. E allora vorremmo sapere cosa è stato detto in quell’incontro dell’11 novembre 2014 nella sala riunioni del ministero dei trasporti. Assessore Pizzo alla luce della lettera del ministro Lupi inviata ad un quotidiano regionale, non ritiene opportuno informare i siciliani dei temi trattati in quell’incontro almeno per stabilire una volta per tutte qual è la verità.
Ritornando al suo viaggio che riteniamo inutile, sotto tutti i punti di vista, a maggior ragione se è vero quanto riportato su una nota stampa che andrebbe a Roma per discutere, con il ministro Lupi, del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario per la Sicilia.
Documento che definisce quantità e qualità dei servizi di trasporto ferroviario nell’isola. Per quanto riguarda il solo Contratto di Servizio per il trasporto regionale riteniamo che non ci sia nessuna necessità di andare a parlare con il ministro ma bensì poteva incontrare a Palermo il Direttore di Trenitalia per la Sicilia.

La Regione conosceva bene il piano Ferrovie sullo Stretto

In merito all’articolo «A Messina la sfida fra Trenitalia e Rfi» - Pizzo: «Lo Stretto è diventato un campo di battaglia» sul quotidiano La Sicilia di giovedì 5 febbraio, desideriamo intervenire per fare presente alcuni aspetti sulle dichiarazioni dell’Assessore Pizzo.

Stretto di Messina e le (mezze) verità nascoste.


In merito all’articolo «A Messina la sfida fra Trenitalia e Rfi» - Pizzo: «Lo Stretto è diventato un campo di battaglia» sul quotidiano La Sicilia di giovedì 5 febbraio, desideriamo intervenire per fare presente alcuni aspetti sulle dichiarazioni dell’Assessore Pizzo.
L’assessore ci racconta la favoletta del fratello ricco e del cugino povero, parafrasando su Rfi e Trenitalia i due gestori ferroviari, il primo per le infrastrutture ed il secondo per il trasporto. Continua dicendo che sui treni diurni a lunga percorrenza non c’è nulla di ufficiale. Prosegue accennando ad uno scontro in atto e ad una prova di forza all’interno di Ferrovie dello Stato tra le diverse anime del sindacato all'indomani dell'uscita di scena di Mauro Moretti, finendo col dichiarare cito testualmente: «A me pare che il campo di battaglia individuato e bene visibile, lo Stretto, si presti a perfezione per lo schieramento delle contrapposizioni. Spacca in due il Paese. Ed in conclusione afferma: “Occorre guardare al futuro in ogni caso. Che le ferrovie facciano investimenti da Paese moderno per lo sbarco e l'imbarco di passeggeri e bagagli. Occorrono investimenti organizzativi di prospettiva se vogliamo fare le cose sul serio”.

I treni non superano lo Stretto…e l’Assessore Pizzo pensa ai grossi investimenti.

  Clicca sull'immagine per vedere il video del Tgr Sicilia 

Desideriamo intervenire sulle dichiarazioni dell’assessore Pizzo ai microfoni del Tgr Sicilia di sabato 24 gennaio scorso.
In mancanza di investimenti, di ammodernamento/velocizzazione delle attuali linee ferrate la Regione Sicilia è cauta e punta su obiettivi precisi. L’Assessore Pizzo ai microfoni del Tgr Sicilia dichiara: - “Avere dei servizi moderni e migliori di quelli attuali e quindi più efficienti ed efficaci e quindi minori tempi. L’attraversamento dello Stretto è una rottura di carico che dura tra le 2 ore e le 2 ore e mezzo, quindi è inutile fare l’alta velocità. Poi quando ci siano dei tempi di percorrenza che complicano a fermarsi. Noi dobbiamo puntare a servizi migliori non spaventandoci dei cambiamenti e delle modernità”. Continua l’assessore Pizzo (dice il cronista) che ricorda il progetto dei 5 miliardi per la CT-PA-ME e sulla volontà da parte di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) di non penalizzare la Sicilia.  E sull’attraversamento dello Stretto continua: - “Ciò sarebbe antinomico, assurdo e contraddittorio che se in cambio di questo grossissimo investimento in infrastruttura si avesse una diminuzione dei servizi".

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