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#giosuemalaponti

Ritardi penalizzanti una costante nel trasporto ferroviario


Catania.Ritardi e sempre ritardi su quasi tutte le relazioni ferroviarie siciliane.
Premesso che abbiamo ritenuto opportuno e doveroso non prendere parte all’incontro di mercoledì 14/11/2018, presso l’assessorato regionale ai trasporti, evitando così di prendere parte alla presentazione dei nuovi orari ferroviari 2018-2019 perché ritenuta una “mera presa d’atto” di un’offerta commerciale che non condividiamo, essendo rimasta fuori buona parte delle nostre richieste e, che ancora una volta, da quando la Regione è la committente del trasporto ferroviario isolano, non tiene conto dei bisogni dell’utenza pendolare e dei territori (Ragusa, Messina-Catania-Siracusa, Catania-Caltagirone-Gela e Messina-Palermo). Fatta questa premessa desideriamo fare presente che la storia dei ritardi oramai si ripete in continuazione in questi ultimi mesi dal cambio orario di settembre.Ritardi dovuti a guasti ai locomotori, ritardi dovuti a problemi tecnici all’infrastruttura, ritardi dovuti al troppo caldo in estate (binari roventi), ritardi dovuti agli incendi lungo il sedime ferroviario,ritardi dovuti alle condizioni meteo avverse e altri ritardi dovuti a fatti occasionali (ostruzioni varie lungo linea).

L'assessore regionale ai trasporti convoca i Comitati dei Pendolari. Contratto di Servizio e programmazione orari 2018


Palermo. Incontro con i Comitati dei Pendolari del 31/10/2017 ore 12.00, presso la Sala Riunioni - Assessorato alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità, per la trattazione dei seguenti punti: Nuovo Contratto di Servizio – Standard di qualità; esame del programma di esercizio relativo al 2018, da attivare nel prossimo mese di dicembre 2017.
Il Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer (Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali), comprendente i pendolari della Messina-Catania-Siracusa, Messina-Palermo, Catania-Caltagirone-Gela, Ragusa, Caltanissetta-Palermo e Associazione Ferrovie Siciliane di Giovanni Russo aderenti al C.I.U.FE.R., parteciperà all’incontro convocato dall’assessore delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, Ing. Luigi Bosco e dal Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, dott. Fulvio Bellomo.
Tenuto conto che il Contratto di servizio “PONTE 2015-2016” per il trasporto ferroviario tra Regione e Trenitalia è scaduto il 31/12/2016 e che a tutt’oggi non è stato ancora sottoscritto il nuovo contratto, nonostante è stato rimpinguato il capitolo di bilancio, nel collegato alla finanziaria, di ulteriori 83 milioni ai 111,5 milioni previsti per la copertura del periodo contrattuale 2020/2026.

Situazione ferroviaria insostenibile in Sicilia


Rete Ferroviaria Italiana, gestore delle infrastrutture ferroviarie, in quest’ultimo mese e mezzo ha procurato e sta procurando enormi disagi e ritardi insostenibili alla circolazione dei treni. Nel mese di settembre sono stati, circa, 15 i giorni di interruzioni per problemi più svariati che hanno rallentano e paralizzato la circolazione. In appena 10 giorni del mese di ottobre sono già 7 i giorni con disagi e problemi alla circolazione. Questi disagi, una volta rari, sono diventati quasi la normalità in Sicilia. Chiediamo l’intervento del Ministero dei trasporti, del Dipartimento dei trasporti regionale, dell’Autorità regolazione trasporti, della Procura per la tutela dell’utenza pendolare, dei viaggiatori occasionali, dell’impresa ferroviaria che gestisce il trasporto ferroviario e per garantire e rispettare un servizio di trasporto pubblico efficiente ed efficace.
Vista la nostra premessa, ci fanno indignare le dichiarazioni dell’Amministratore Delegato del gruppo Ferrovie dello Stato Italiano, Renato Mazzoncini, che dichiara di voler costruire il Ponte sullo Stretto e dei fantomatici 10 miliardi di euro stanziati per gli investimenti in Sicilia per il triangolo Messina, Catania, Palermo che stiamo aspettando da almeno 15 anni. L’eventuale ma remota costruzione del Ponte sullo Stretto, non può e non deve procrastinare l’intero sviluppo infrastrutturale della Sicilia che è ancora fermo all’Unità d’Italia.

Ritardi massivi sulla tratta Messina-Palermo - Richieste Modiche


Il nostro Comitato Pendolari SICILIANI, pone nuovamente all’attenzione degli organi in indirizzo svariate criticità che si sono verificate negli ultimi mesi, ovvero una quantità di ritardi compresi tra i 20’ / 85’  a cascata su tutti i treni nelle fasce orarie comprese tra le h 6:00/9:00 e le h 16:00/20:00 riscontrando un notevole disappunto da parte dei Pendolari della tratta in oggetto, considerando che i ritardi citati , si sono concentrati nelle fasce orarie cosiddette pendolari. Di seguito, inoltre, inviamo al momento n 2 treni con richiesta di modifica di termine corsa:
-    R12717 (Messina h 19.14 Patti) prolungare la traccia fino S.Agata con tutte le fermate.
-    R12719 (Messina h 21.05 Patti) posticipare la partenza da Messina alle h 21.30 e prolungare la traccia fino S.Agata con tutte le fermate “via VELOCE”

Riapre la tratta ferroviaria Siracusa-Catania-Messina, ancora disagi.


Domenica 10 settembre riapriva la tratta ferroviaria Siracusa-Catania-Messina, dopo circa ottanta giorni di chiusura per lavori di ammodernamento e velocizzazione. Diversi sono stati i disagi e le disattenzioni nei confronti della clientela, da parte di Rete Ferroviaria Italiana e di Trenitalia, a differenza della precedente chiusura, nello stesso periodo, dello scorso anno. Lo scorso anno tutti i treni, soppressi e sostituiti con bus, venivano fatti partire dal primo binario a differenza di quanto è avvenuto quest’anno. Una grave disattenzione, da parte di Rete Ferroviaria Italiana, che ha previsto le partenze dei treni dal settimo, dal terzo e/o dal quinto binario nonostante alcuni di questi erano previsti in orario in partenza dal primo.
Ciò ha creato disagi a buona parte dell’utenza che si è trovata a scendere e salire scale per raggiungere i binari di partenza, non essendo la stazione di Catania dotata di alcun ascensore.

Guasti, ritardi e grandi disagi: il trasporto ferroviario piomba nel caos


I ritardi accumulati dai treni regionali rappresentano un preoccupante campanello d'allarme. E il futuro potrebbe riservare sorprese ancor più peggiori: gli indugi nella firma del contratto di servizio tra Regione e Trenitalia (per non parlare della mancata approvazione degli emendamenti da parte dell'Ars) comincia già a manifestare i suoi effetti negativi sull'offerta. Basti pensare a quanto registrato mercoledì scorso: "Duecentoquarantadue minuti, pari a quattro ore e due minuti, è il ritardo accumulato da tredici treni del trasporto regionale di Trenitalia...

Treni in ritardo per 242 minuti e meno servizi alla stazione centrale di Catania per la chiusura della Siracusa-Catania.


Treni in ritardo per 242 minuti e meno servizi alla stazione centrale di Catania per la chiusura della Siracusa-Catania.
Duecentoquarantadue minuti, pari a quattro ore e 2 minuti è il ritardo accumulato da tredici treni del trasporto regionale di Trenitalia, per un guasto agli scambi del doppio binario alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia, nella pomeriggio di mercoledì 28 giugno2017. Tale disservizio ha procurato gravi disagi all’utenza pendolare mettendo in crisi la circolazione ferroviaria della dorsale jonica Catania-Messina. Questi i treni in interessati dai ritardi:
Intercity 727 ritardo 35 minuti, Regionale veloce 3856 ritardo 33 minuti, Regionale 12882 ritardo 29 minuti, Regionale 12880 ritardo 26 minuti, Regionale 12815 ritardo 25 minuti, Regionale 12879 ritardo 17 minuti, Regionale 12875 ritardo 15 minuti, Regionale Veloce 3872 ritardo 15 minuti, Regionale veloce ritardo 12 minuti, Regionale veloce 3869 ritardo 9 minuti, Regionale 12884 ritardo 9 minuti, Regionale 12831 ritardo 9 minuti e Regionale 12883 ritardo 8 minuti. Un’altra questione urgente che desideriamo sottoporre al Dipartimento

Sospensione circolazione treni, dal 17 giugno al 10 settembre 2017, linea Catania-Siracusa e Catania-Gela


Catania. Linee: Catania-Siracusa e Catania-Gela, sospensione circolazione treni
dal 17/06/2017 al 10/09/2017
Da sabato 17 giugno a domenica 10 settembre 2017, per lavori di potenziamento infrastrutturale tra le stazioni di Bicocca e Augusta, la circolazione dei treni nelle linee CATANIA-SIRACUSA e CATANIA-GELA sarà sospesa.
Come previsto in orario ufficiale tutti i treni saranno cancellati e sostituiti con bus che fermeranno nei piazzali antistanti le stazioni. Le informazioni in dettaglio sono disponibili nei quadri murali esposti nelle stazioni, presso le biglietterie e i canali informativi e di vendita sul sito www.trenitalia.com.
Potranno usufruire dei bus sostitutivi dei treni Regionali solo i viaggiatori muniti di biglietto ferroviario o abbonamento Regionale.
Potranno usufruire dei bus sostitutivi dei treni di lunga percorrenza solo i viaggiatori muniti di biglietto ferroviario e di prenotazione del posto per treno IC o ICN.
L’orario di partenza e arrivo dei bus potrà variare in funzione delle condizioni del traffico.

Taormina con il G7, sabato 27 maggio 2017, niente fermate a Taormina e Letojanni


Riceviamo e pubblichiamo la locandina, predisposta da Trenitalia d'intesa con RFI, per informare i clienti delle variazioni sulla linea MESSINA–CATANIA–SIRACUSA, previste il 27 maggio 2017, per disposizione della Prefettura di Messina al fine di tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica in occasione del G7 che si terrà a Taormina.
Dalle 4:30 alle 22:30 di sabato 27 maggio 2017, su disposizione della Prefettura di Messina, nessun treno effettuerà fermata per servizio viaggiatori nelle stazioni di Letojanni e Taormina-Giardini.
Sulla linea Messina-Catania-Siracusa i treni potranno subire variazioni e ritardi entro 20 minuti.
• i treni IC e ICN fermeranno nella stazione di Santa Teresa Riva;
• tutti i treni regionali fermeranno nella stazione di Alcantara.
Non sono garantiti servizi sostitutivi con bus.
Il provvedimento rientra nelle misure da adottare a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica in occasione del G7 che si terrà a Taormina nei giorni 26 e 27 maggio.
Giosue Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

Comitato Pendolari Siciliani convocato dal Dipartimento Infrastrutture e Mobilità


Il Comitato Pendolari Siciliani, comprendente i pendolari della Messina-Catania-Siracusa, Messina-Palermo, Catania-Caltagirone-Gela, Ragusa, Caltanissetta-Palermo, Associazione Ferrovie Siciliane di Giovanni Russo aderenti al C.I.U.FE.R.  (Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali), parteciperà all’incontro convocato dal Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, dott. Fulvio Bellomo che si terrà domani 11 maggio 2017 alle ore 11.00, presso la Sala Riunioni - Assessorato alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità, per la trattazione dei seguenti punti:
Orario Estivo 2017 e Varie ed eventuali”.
Nell’incontro di domani 11 maggio 2017 chiederemo al Dirigente Generale del Dipartimento Trasporti di notiziarci sul Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario regionale 2017-2026, non ancora sottoscritto.
Riteniamo, debba essere l’argomento principale, in considerazione del fatto che una volta sottoscritto non potrà essere modificato per alcun motivo, sino alla naturale scadenza, a differenza delle varie offerte commerciali che potranno subire variazioni in qualsiasi momento nel corso dei vari anni contrattuali.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer

Linee Sr-Ct-Me-Roma Modifiche circolazione treni dal 06 maggio al 06 giugno 2017


Nei giorni sotto indicati per lavori di potenziamento infrastrutturale tra Bicocca e Augusta e nella tratta Cancello-Sarno i seguenti treni subiranno variazioni.

Riapertura linea ferroviaria Caltagirone-Niscemi-Gela Maggio 2011 - Maggio 2017


L’8 maggio 2011 crollavano due arcate del viadotto ferroviario in territorio di Niscemi, contrada Angeli, della linea ferroviaria Caltagirone-Niscemi-Gela.
Il Comitato Pendolari Siciliani e il C.I.U.Fe.R. (Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali), ha organizzato negli anni successivi al crollo ed organizza per domenica 07 maggio 2017 una manifestazione nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Caltagirone dalle ore 10.00 alle ore 12.00, per tenere viva l’attenzione e l’interesse su questa tratta ferroviaria e lo scopo di sensibilizzare e sollecitare l’intervento della Regione Siciliana ad interessarsi sulle future sorti di questa importante arteria ferroviaria chiedendo a Rete Ferroviaria Italiana cosa vuole fare della Caltagirone-Niscemi-Gela a distanza di sei anni.
All'iniziativa prenderanno parte i sindaci dei comuni di Caltagirone, Niscemi e Gela, l'Associazione Ferrovie Siciliane, il Cub Trasporti.
In Sicilia non crollano solo i ponti e i viadotti di strade ed autostrade ma anche i viadotti ferroviari non sono da meno.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

Trasporti. Il Comitato Pendolari apre uno spiraglio sulla ricostruzione del ponte ferroviario crollato sei anni fa


Fate Pressioni sulla Regione.
L'area del Calatino servita da pullman e appena cinque corse treno verso Catania. 
Trasporti pubblici nel caos fra disservizi e carenze infrastrutturali nell'area del Calatino. A distanza di sei anni dal crollo del ponte ferroviario nella tratta Caltagirone-Niscemi-Gela, non s'intravedono soluzioni. Quanto ai collegamenti extraurbani, l'area del Calatino è servita quasi esclusivamente da bus di linea extraurbani e da appena cinque corse di treni tra Caltagirone e Catania. Nonostante tutto, ci potrebbe però essere una'opportunità da perseguire.  
Il tutto ai fini della tanto sognata ricostruzione delle nove campate del viadotto che, a ottobre di tre ani or sono, furono rase al suolo con quelle cariche di esplosivo che cancellarono ambizioni e speranze dei territori.

Ferrovie: Mancano 4 miliardi, a rischio il raddoppio della Palermo-Catania


Il Comitato pendolari denuncia: Malgrado lo sblocca Italia, rimarrà il binario unico da Raddusa a Fiumetorto. Il quadro delle incompiute siciliane.
Anni di promesse ma ben pochi risultati e le ferrovie siciliane continuano ad accumulare ritardi e allontanare l'Isola dal resto d'Italia invece di ridurre i tempi di percorrenza e migliorare la qualità del servizio. Il Comitato Pendolari guidato da Giosuè Malaponti traccia l'ennesimo quadro disarmate sullo stato delle opere di miglioramento delle linee siciliane, compresa la velocizzazione della Palermo-Catania-Messina inserita nel decreto Sblocca Italia del governo Renzi e annunciata come una delle opere prioritarie del nuovo piano industriale del Gruppo Fs presentato di recente dall'amministratore delegato di Fs, Renato Mazzoncini.

La Sicilia aspetta la "Cura del Ferro" dall'Unità d'Italia


Palermo. Si avvicinano le scadenze elettorali e torna in campo, meglio sui binari la politica degli annunci.
E’ il turno del Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Simona Vicari che ci riferisce degli ulteriori 350 milioni di euro, in aggiunta agli 823 milioni già disponibili per il progetto di raddoppio della Palermo-Catania. Oltre alle cifre, fa anche presente che una volta portato a termine il progetto, si pensa entro il 2024, la tratta Palermo-Catania sarà percorribile in 2 ore, un sogno che potrebbe diventare realtà.
Ma il sottosegretario, forse, non si è resa conto che il costo previsto per l’intera opera e di 5.106.064.928 di euro ed al momento i soli importi finanziati ammontano appena a 1.173.000.000 di euro, ne mancano altri quattro di miliardi, però vengono dati tempi di realizzazione 2024 e tempi di percorrenza di circa 2 ore.

Linea Messina-Catania-Siracusa, comunicazione ritardi dal 18 al 28 febbraio 2017


Trenitalia comunica che a partire da sabato 18 e sino a martedì 28 febbraio 2017. sulla dorsale jonica Messina-Catania-Siracusa. i treni potrebbero subire dei ritardi a causa di lavori di manutenzione straordinari tra le stazioni di Alcantara e Taormina.

Situazione trasporto ferroviario pendolare in Sicilia. Rapporto del Comitato Pendolari Siciliani


Palermo. Sensibilizzare Regione Siciliana, Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana a rilanciare gli investimenti sull’ammodernamento delle infrastrutture e su un progetto di introduzione di nuovi treni pendolari più veloci e puntuali, per dare risposte ai bisogni di mobilità dei cittadini e di vivibilità delle aree urbane, conseguentemente attraverso la riduzione delle emissioni di gas serra.
Pochi fenomeni sono più rappresentativi dei cambiamenti avvenuti nel territorio e nella società italiana, nel lavoro e nella domanda di mobilità, come il pendolarismo. Ogni giorno – secondo i dati del Censis – oltre 15 milioni di persone si spostano per motivi di lavoro e studio verso le principali città. È un processo che di fatto riguarda in particolare gli ultimi due decenni perchè in rapida crescita, visto che all’inizio del secolo non arrivavano a 10 milioni.
Purtroppo poco più di 3 milioni sono coloro tra questi che si muovono in treno, una quota minoritaria, sebbene in costante crescita, e nel contesto va evidenziato il rapporto di 10 a 1 tra passeggeri trasportati sulle linee regionali e quelli sulle linee a lunga percorrenza.

PENDOLARIA 2016. La situazione e gli scenari del trasporto ferroviario pendolare in Italia


Carissimi, 
anche questo anno Legambiente lancia il dossier "PENDOLARIA 2016" e presenta le 10 linee peggiori per il viaggiatore pendolare. 
La realtà siciliana si classifica al quarto posto con la tratta Messina-Catania-Siracusa, ma va detto che tutte le tratte siciliane sono scomode e inefficienti, a danno dei siciliani e dei turisti che giungono sull’Isola, con solo 429 corse regionali in tutta la regione.                              
La Sicilia è anche al 4' posto nella classifica dei treni più vecchi con circa 23 anni di media: numerosi gli esempi in questa regione di convogli troppo vecchi o non più adeguati alle esigenze dell’utenza pendolare. Sulla tratta Siracusa-Gela lo stato dei treni è mediocre tanto che gli attuali tempi di percorrenza sono addirittura superiori a quelli di 20 anni fa. In più, i treni circolanti tra Modica e Gela molte volte sono sostituiti interamente o parzialmente (solo per un tratto intermedio) da bus, anche a causa di guasti.

Disagi e disservizi con enormi ritardi nel trasporto ferroviario, non solo per i furti di rame...


Sempre più frequenti disagi e disservizi sono a carico degli utenti del treno per i continui furti dei cavi di rame all’infrastruttura ferroviaria. Nel caso specifico di ieri (10 gennaio) che ha interessato il tratto di linea ferrata tra Acireale e Giarre. Disservizi che certamente non possiamo imputare al gestore dell’infrastruttura, Rete Ferroviaria Italiana, ne all’impresa ferroviaria di trasporto, Trenitalia.
Quello che invece desideriamo evidenziare sono i ritardi accumulati nella sola giornata di ieri martedì 10 gennaio 2017, avendo monitorato le seguenti relazioni ferroviarie: Messina-Catania-Siracusa, Catania-Caltagirone-Gela, Catania-Caltanissetta-Palermo, Palermo-Messina, Palermo-Caltanissetta-Modica, Palermo-Agrigento per un totale complessivo di 156 treni. Questi i risultati del monitoraggio:
Treni monitorati: 156  -  Treni arrivati in anticipo: 31 
Treni arrivati in orario: 20 
Treni arrivati in ritardo entro i 5 minuti: 53
Treni arrivati in ritardo oltre i 5 minuti: 44
Treni soppressi: 8  -  Treni-Km non effettuati: 508
Totale complessivo minuti di ritardo: 660 pari a 11 ore

Treni Regionali Veloci qual’è la loro utilità? Treni regionali veloci monitoraggio


Desideriamo intervenire ancora una volta sulla questione dei treni chiamati “Regionali Veloci” e desideriamo sottoporre la questione all'assessore regionale ai trasporti On. Giovanni Pistorio e ai dirigenti del Dipartimento Trasporti Dott. Fulvio Bellomo e alla Dott.ssa Carmen Madonia. Non è possibile immaginare un treno veloce che impiega quasi lo stesso tempo di un altro treno anch’esso veloce che effettua quattro/cinque fermate in più con quasi gli stessi tempi di percorrenza.

Quei treni veloci solo sulla carta, meno fermate e tempi sempre uguali


Risulta evidente che tra i treni regionali veloci e i treni regionali che effettuano più fermate e quindi con più servizi all'utenza i tempi di percorrenza sono più alti per i regionali veloci che per i regionali. E poi perché chiamarli veloci perché fanno meno fermate e quindi meno servizi all’utenza ma con gli stessi tempi di percorrenza. Se poi ci volgiamo prendere in giro affermando che anche in Sicilia ci sono i treni veloci siete liberi di farlo, ma ci teniamo a precisare che lo sono solo sulla carta e nei libretti orari con la scritta "Rv" che sta per regionale veloce ma di fatto non lo sono.

Contratto di Servizio e problematiche nuovi orari. Comitati Pendolari convocati alla Regione

Palermo. Il Comitato Pendolari Siciliani assieme ai pendolari della Messina-Catania-Siracusa, Messina-Palermo, Catania-Caltagirone-Gela, Ragusa, Caltanissetta-Palermo, Agrigento-Palermo e all'Associazione Ferrovie Siciliane di Giovanni Russo aderenti al C.I.U.FE.R.  (Comitato  Italiano  Utenti Ferrovie Regionali), parteciperà all’incontro convocato dal Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, dott. Fulvio Bellomo che si terrà il 12 dicembre 2016 alle ore 12.00, presso la Sala Riunioni dell'Assessorato alle Infrastrutture  per la trattazione dei seguenti punti:

Contratto di Servizio Trenitalia, problematiche - nuovi orari

Giosuè Malaponti Presidente Comitato Pendolari Siciliani – Ciu

Lettera di protesta alla Regione. I pendolari: il servizio sarà peggiore


Dagli attuali 17 treni si passa agli 11 treni previsti nei festivi e nelle domeniche. 
La decurtazione delle 6 corse treno previste nella nuova offerta commerciale provocherà enormi disagi all’utenza pendolare. E’ evidente che, oltre al taglio delle corse, non è stata tenuta in debita in considerazione la conferma degli attuali orari festivi in considerazione del fatto che c’è un’utenza che lavora anche in questi giorni. Al danno di non aver confermato gli attuali orari, si aggiunge la beffa nell’aver trasformato alcuni treni regionali in veloci portandoli così dagli attuali 4 a un totale di 7, così distribuiti: n. 3 effettuano le corse da Messina a Palermo e gli altri 4 da Palermo a Messina.
Treni veloci che non garantiscono un servizio regionale capillare per le poche fermate effettuate, si passa da un treno regionale che effettua 27 fermate a un veloce che di fermate ne effettua solo 10. 
Desideriamo chiedere e ottenere una spiegazione logica, sull’incremento dei treni regionali veloci nei giorni festivi da 4 a 7 e del perché sono state stravolte le attuali tracce orarie dei treni domenicale e/o festivi.

Contratto di Servizio e problematiche nuovi orari. Comitati Pendolari convocati alla Regione


Palermo. Il Comitato Pendolari Siciliani assieme ai pendolari della Messina-Catania-Siracusa, Messina-Palermo, Catania-Caltagirone-Gela, Ragusa, Caltanissetta-Palermo, Agrigento-Palermo e all'Associazione Ferrovie Siciliane di Giovanni Russo aderenti al C.I.U.FE.R.  (Comitato  Italiano  Utenti Ferrovie Regionali), parteciperà all’incontro convocato dal Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, dott. Fulvio Bellomo che si terrà il 12 dicembre 2016 alle ore 12.00, presso la Sala Riunioni dell'Assessorato alle Infrastrutture  per la trattazione dei seguenti punti:
Contratto di Servizio Trenitalia, problematiche - nuovi orari
Giosuè Malaponti Presidente Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer

A rischio i treni tra la città di Catania e Palermo. Biglietti introvabili per alcune corse


Dove sta la stranezza? Questi treni viaggiano comunque sulla Catania-Palermo e viceversa. 

Messina-Palermo. Ripristinare gli orari domenicali e festivi dei treni.


Il nuovo orario già pubblicato sul sito Trenitalia.it e che entrerà in vigore domenica 11 dicembre 2016, sta rivoluzionando non solo le abitudini già consolidate di mobilità di lavoratori e studenti nei giorni feriali lavorativi ma complicherà completamente la mobilità ferroviaria anche nelle giornate di domenica e festivi.
Era già complicato con il vecchio orario spostarsi nei festivi, da Messina a Palermo, che qualcuno ha pensato bene di stravolgere senza alcun senso la mobilità tra le due Città con la nuova offerta commerciale 2016-2017.
Nei vecchi orari domenicali e festivi venivano garantite le fasce orarie 6.00/9.00 e 18/21.00 garanzia per molti utenti-pendolari che lavorano anche la domenica e nei festivi presso strutture alberghiere, ospedaliere o chi si muove per svago o altro.
Questi i treni (in totale 17) nell’attuale offerta commerciale sino al 10 dicembre:
Relazione Messina-S.Agata Militello-Palermo treni domenicali e festivi (9)

Treni regionali veloci Catania-Palermo, viaggiano ma non è possibile acquistare i titoli di viaggio


Palermo. Da qualche giorno non è possibile acquistare, online dal portale Trenitalia.it, i titoli di viaggio per alcuni dei 14 treni veloci che fanno da spola tra Catania-Palermo (Enna-Caltanissetta-Termini Imerese). 
I biglietti ferroviari non acquistabili nè online nè in biglietteria sono per i primi due treni del mattino e precisamente il regionale veloce 3800 Palermo-Catania delle ore 5.00 e il treno Rv 3801delle ore 5.03 Catania-Palermo. 
Avviene la stessa cosa con gli ultimi due treni della sera il regionale veloce 3812 delle ore 19.38 Palermo-Catania e il Rv 3813 delle ore 19.32 Catania-Palermo. Dove sta la stranezza? Che questi treni viaggiano comunque sulla Catania-Palermo e viceversa. 
Abbiamo fatto presente al Dipartimento Trasporti della Regione questa assurda situazione, ma nessuno ne sa nulla. 

Terme Vigliatore. Dopo sette anni tornano a fermarsi i treni alla stazione.


Piena intesa tra Fs e il Comitato Pendolari Siciliani.
Finalmente dall'11 dicembre 2016 con l’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario, riprende ad essere in esercizio la stazione in oggetto, la quale finalmente dopo ben 7 anni riapre i battenti. Con una offerta commerciale mirata, ben 31treni di cui 16 da Terme Vigliatore a 

Alta velocità ferroviaria in Sicilia, botta e risposta pendolari-governo


Catania-Palermo. "Pur essendo nello Sblocca Italia ancora non s'è fatto nulla". "Non è così replica la Regione - il progetto non è stato modificato". Al fine di velocizzare l'iter, abbiamo proposto a Rfi di fare il raddoppio Bicocca-Catenanuova (progetto da 415 mln pronto e finanziato, partirà nel 2017, ndr) e Catenanuova-Raddusa (progetto da 324 mln, finanziato ma da ultimare, ndr). Una parte di questi ultimi fondi sarà dirottato per velocizzare il singolo binario nella Raddusa-Fiumetorto, nelle more del finanziamento completo dell'opera. I treni risparmieranno così circa 20 minuti.  

 

Villa San Giovanni. Passerelle pedonali smantellate per ammodernare?


Villa San Giovanni. Da qualche settimana alla stazione di Villa San Giovanni Mare si stanno smantellando tutte le passerelle pedonali, e parliamo di quelle sopraelevate, che collegano la stazione ferroviaria con le navi traghetto.
Da tenere presente che nel novembre 2011, Rete Ferroviaria Italiana Spa, ha bandito una gara per: “Lavori di fornitura e posa in opera di n. 2 scale mobili, in sostituzione delle scale mobili esistenti, con realizzazione della struttura portante e della relativa copertura, a servizio delle passerelle d’imbarco delle navi traghetto nella stazione di Villa San Giovanni Mare, comprese tutte le opere connesse alla realizzazione dell’intervento.”  L’importo di questo bando era di 930 mila euro escluso iva. I lavori sono stati appaltati e le due strutture realizzate ma non sono mai entrate in funzione.
Alla luce di quanto sta avvenendo in questi giorni, ci sembra opportuno chiedere al gestore dell’infrastruttura, Rete Ferroviaria Italiana Spa, se questi lavori di smantellamento sono per la realizzazione di nuove passerelle più moderne e funzionali o prevedono altro? Da tenere presente che lato Messina è stato messo tutto a nuovo qualche anno fa ma non ancora utilizzate.
Giosuè Malaponti Presidente Comitato pendolari Siciliani - Ciufer

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