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#disservizi

In Sicilia si viaggerà a ritmo di Blues ma con qualche nota stonata


Palermo. Si è tenuto oggi al binario 8 della stazione centrale di Palermo la presentazione dell’arrivo del primo treno “Bimodale Hybrid Blues” che cavalcherà le infrastrutture siciliane sia quelle elettrificate che sono circa (792 km) che quelle non ancora elettrificate che sono (578 km). La terza trazione di questi treni è a batteria, con questa modalità dovrebbero entrare nelle stazioni di importanti centri storici, senza dover installare la linea aerea. Di questi nuovi treni Blues, ne arriveranno in Sicilia un totale di 22 entro il 2023/2024.
Pregi e difetti.
Pregio: - la maggiore possibilità di fare servizi diretti su percorsi con linee elettrificate e non elettrificate (diesel) e da ciò scaturisce un miglioramento del servizio per l’utenza che non dovrà più scendere dal treno per risalire su un altro diesel.
Difetto: - viste le caratteristiche delle linee siciliane non ancora elettrificate non deve superare le 18 tonnellate per asse.
Mentre a Palermo si festeggia in musica con la presentazione del nuovo treno “Blues”, alla stazione centrale di Catania veniva soppresso il Rv 5384 Siracusa-Catania-Messina delle 14.10.

Ferrovie in Sicilia: Un'Estate in bus con i servizi sostitutivi ai treni per lavori all’infrastruttura ferroviaria.


Nell’incontro del 26 maggio scorso, con i Dirigenti del Dipartimento Trasporti Regionale, di Trenitalia e di Rete Ferroviaria Italiana ci hanno prospettato le varie chiusure per lavori di ammodernamento dell’infrastruttura ritenuti indispensabili sotto il profilo della manutenzione e della sicurezza.
Queste le chiusure programmate:
Palermo-Trapani tratto Cinisi-Alcamo-Castelvetrano dal 12/6 al 10/09/2022
Palermo-Messina tratto Altavilla-Bagheria luglio 2022
Messina-Palermo tratto Rometta-Messina giugno-dicembre 2022
Palermo-Agrigento tratto Lercara Dir.-Castronovo giugno-ottobre 2022
Messina-Catania tratto Giampilieri-S.Teresa Riva giugno 2022
Catania-Siracusa tratto Bicocca-Augusta giugno 2022
Catania Caltagirone tratto Lentini-Caltagirone giugno-settembre 2022
Palermo-Catania:
tratto Catenanuova-Bicocca dal 12/6 al 10/09/2022
tratto Cerda-Sciara giugno-settembre 2022

La cenere vulcanica caduta nottetempo nella zona della Sicilia occidentale ha procurato disservizi alla circolazione ferroviaria


La cenere vulcanica caduta nottetempo nella zona della Sicilia occidentale ha procurato disagi e disservizi alla circolazione ferroviaria tra le stazioni di Acquedolci-S. Fratello e Capo d’Orlando-Naso.
I disagi maggiori sono stati tra le stazioni di S. Marco d’Alunzio-Torrenova e Zappulla non essendo possibile nell’immediato poter recuperare i bus sostitutivi per assicurare celermente i vari collegamenti verso Messina e Palermo essendo stati soppressi i primi treni del mattino e precisamente il Rv5350 da S. Stefano Cam.-Mistretta a Messina e il Rv5351da Capo d’Orlando a Palermo.
L'interruzione al servizio per un guasto alla linea aerea è accaduto nella stazione di S. Agata M. con uno dei primi treni regionali (R12951 e 12950), che partono in direzione Palermo e Messina, al momento dell’apertura del pantografo che carico di cenere vulcanica umida, provocando forse una sorta di corto circuito, ha fatto saltare la linea aerea elettrica, paralizzando la circolazione ferroviaria.

Continui disservizi/disagi nelle varie linee ferroviarie siciliane. Quattrocento tre treni monitorati, in due giorni.


In considerazione dei disservizi/disagi subiti dai pendolari e dall’utenza in generale dalla fine di ottobre per le continue interruzioni al servizio di trasporto ferroviario, alla gestione dei bus sostitutivi e a quanto è successo il 30 novembre 2021 sulla relazione Messina-Catania-Siracusa per un guasto al deviatoio nella stazione di Alcantara. Desideriamo intervenire per raccontare quanto accaduto. I fatti: “Il treno regionale 12953 partito da Messina alle ore 5.39 arriva alla stazione di Alcantara alle 6.41 e viene cancellato per dei problemi a un deviatoio. Una sessantina, circa, di pendolari vengono fatti scendere dal treno (12953) e per oltre un’ora hanno dovuto attendere al freddo e sotto la pioggia, nonostante avessero chiesto al Capotreno del regionale 12953 di poter attendere a bordo treno, visto il brutto tempo e le basse temperature, l’arrivo del treno regionale 34881 da Taormina che peraltro giunge alla stazione di Alcantara alle 7.45 con 35 minuti di ritardo ma senza ottenere risposta. Infatti i pendolari che dovevano arrivare a Catania con il regionale 12953 (cancellato) delle ore 7.33 sono arrivati alle 8.42 con 69 minuti di ritardo mentre il regionale 34881 previsto per le 8.08 è arrivato a Catania con 34 minuti di ritardo".

Pendolari sul piede di guerra: "Lavoratori penalizzati rivedere la programmazione"


Questa è la situazione dei treni programmati nei festivi sulle seguenti relazioni:
Palermo-Messina n. 9 treni giorno – per un totale di 2088 km-treno
Palermo-S. Agata Militello n.4 treni giorno – per un totale di 504 km-treno
Messina-S. Agata Militello n. 6 treni giorno – per un totale di 636 km-treno
Palermo-Agrigento n. 12 treni giorno – per un totale di 1656 km-treno
Palermo-Trapani n. 6 treni giorno – per un totale di 1176 km-treno
Messina-Catania n. 19 treni giorno - per un totale di 1805 km-treno
Catania-Siracusa n. 9 treni giorno - per un totale di 783 km-treno (sino al 31 luglio con bus)

Lavori niente treni per Caltagirone e Palermo, protesta pendolari


Infatti, se da un lato si incrementano le corse (Line) per dar modo al turista e al turismo estivo-festivo, dall’altro se diamo un’occhiata ai treni festivi sulla Messina-Palermo, sulla Messina-Catania-Siracusa, Siracusa-Ragusa, sulla Palermo-Agrigento e sulla Palermo-Trapani ci rendiamo conto che non vi è alcun treno assicurato nelle fasce orarie lavorative 06.00-09.00. Di fatto il primo treno regionale da Messina parte alle ore 07.45 per giungere a Palermo alle ore 11.04 e da Palermo alle 08.32 per giungere a Messina alle ore 11.17. Va un po’ meglio sulla direttrice Messina-Catania con un treno previsto alle ore 06.52 che arriva a Catania alle ore 08.52, mentre da Catania a Siracusa il primo bus sostitutivo al treno è previsto alle ore 11.03 con arrivo a Siracusa alle ore 13.12 (tratta chiusa dal 13/06 al 31/07/2021).
La musica non cambia sulla Palermo-Agrigento il primo treno parte alle ore 8.43 e arriva ad Agrigento alle ore 10.47 mentre da Agrigento parte alle ore 8.15 con arrivo a Palermo alle ore 10.17. Molto peggio sulla Palermo-Trapani con il primo treno alle ore 8.09 con arrivo a Trapani alle ore 12.30 mentre da Trapani parte alle ore.5.55 con arrivo previsto a Palermo alle ore 10.17.

Non garantiscono gli orari dei primi treni del mattino i 65 treni circolanti nelle domeniche e nei festivi.


In questi ultimi giorni si è parlato tanto di ripartenze, di turismo, di rilancio del settore economico-finanziario e onestamente ci fa molto piacere che il governo regionale pensi in modo fattivo a questo settore molto importante per l’economia siciliana dopo oltre un anno di sofferenze causa pandemia.
Abbiamo preso atto degli investimenti con l’incentivazione dei treni turistici Cefalù Line sulla Punta Raisi-Palermo-Cefalù, sulla Siracusa-Modica-Ragusa con i Barocco Line e novità di quest’anno con i Taormina-Catania Line.
Una domanda ci sorge spontanea: pensare al settore turistico è cosa buona e giusta ma come in tutte le attività per assicurare i servizi al turista c’è un popolo di lavoratori che deve spostarsi per raggiungere i luoghi di lavoro.
Infatti, se da un lato si incrementano le corse (Line) per dar modo al turista e al turismo estivo-festivo, dall’altro se diamo un’occhiata ai treni festivi sulla Messina-Palermo, sulla Messina-Catania-Siracusa, Siracusa-Ragusa, sulla Palermo-Agrigento e sulla Palermo-Trapani ci rendiamo conto che non vi è alcun treno assicurato nelle fasce orarie lavorative 06.00-09.00.

Linea ferroviaria Catania-Siracusa chiusa sino al 31 luglio 2021 per lavori di ammodernamento.


Un pendolare che parte da Messina, con il treno regionale veloce 5381 delle ore 5.13, arriva a Siracusa alle ore 07.55 impiegando 2 ore e 42 minuti. Lo stesso pendolare che partirà lunedì mattina 14 giugno 2021, sempre da Messina, con il treno regionale 32303 alle ore 5:13 si troverà ad impiegare per fare lo stesso tragitto 3 ore e 45 minuti di cui 1 ora e 17 minuti di percorrenza in treno tra Messina e Catania e 2 ore e 18 minuti con il bus sostitutivo PA601 sino a Siracusa. Il Dipartimento Trasporti, secondo il nostro parere, deve chiedere all’impresa ferroviaria di istituire, così come è previsto nel Contratto di Servizio (2017-2026) all’art.10 punto 3: - “…dovranno assicurare condizioni di viaggio quantitativamente e qualitativamente paragonabili all’offerta base”.
Quali le soluzioni da adottare secondo il nostro punto di vista per cercare di ottimizzare e ridurre al minimo i disagi? Attuare quanto prevede il punto 3 dell’art.10, diversificando quantitativamente e qualitativamente le corse dei bus sostitutivi:
• Bus sostitutivi diretti tra Catania-Priolo-Melilli-Siracusa e viceversa;

Rivedere gli orari dei treni nei giorni festivi ottimizzando le corse esistenti anche per chi lavora


In questi ultimi giorni si è parlato tanto di turismo, di ripartenze, di rilancio del settore e onestamente ci fa molto piacere che il governo regionale pensi in modo fattivo a questo settore molto importante per l’economia siciliana.
Abbiamo preso atto degli investimenti con l’incentivazione dei treni turistici Cefalù Line sulla Punta Raisi-Palermo-Cefalù, e Barocco Line sulla Siracusa-Modica-Ragusa.
Una domanda ci sorge spontanea: pensare al settore turistico è cosa buona e giusta ma come in tutte le attività per assicurare i servizi al turista c’è un popolo di lavoratori che deve spostarsi per raggiungere i luoghi di lavoro. Infatti, se da un lato si incrementano le corse per dar modo al turista e al turismo estivo-festivo, dall’altro se diamo un’occhiata ai treni festivi sulla Messina-Palermo, ci rendiamo conto che non vi è alcun treno assicurato nelle fasce orarie lavorative 06.00-09.00.

Con i nuovi orari ferroviari scompare la fermata del treno 12865 alla stazione di Calatabiano.

Con il cambio dell’offerta commerciale ferroviaria del 15 dicembre scorso, per una svista o per altro recondito motivo il treno regionale 12865 delle ore 5.40 non effettua più la fermata alla stazione di Calatabiano alle ore 7.00. Questa disattenzione sta procurando enormi disagi all’utenza pendolare del luogo che non ha da domenica 15 c.m. la possibilità di poter viaggiare con il primissimo treno regionale della mattina che arriva a Catania alle 7.30.
L’utenza pendolare di Calatabiano al momento è costretta a spostarsi con i propri mezzi alla stazione di Alcantara o alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia. Prontamente, ci siamo accorti di questa anomalia e l’abbiamo segnalata al dirigente del Dipartimento Trasporti non ottenendo alcuna risposta.

Ritardi massivi sulla tratta Messina-Palermo - Richieste Modiche


Il nostro Comitato Pendolari SICILIANI, pone nuovamente all’attenzione degli organi in indirizzo svariate criticità che si sono verificate negli ultimi mesi, ovvero una quantità di ritardi compresi tra i 20’ / 85’  a cascata su tutti i treni nelle fasce orarie comprese tra le h 6:00/9:00 e le h 16:00/20:00 riscontrando un notevole disappunto da parte dei Pendolari della tratta in oggetto, considerando che i ritardi citati , si sono concentrati nelle fasce orarie cosiddette pendolari. Di seguito, inoltre, inviamo al momento n 2 treni con richiesta di modifica di termine corsa:
-    R12717 (Messina h 19.14 Patti) prolungare la traccia fino S.Agata con tutte le fermate.
-    R12719 (Messina h 21.05 Patti) posticipare la partenza da Messina alle h 21.30 e prolungare la traccia fino S.Agata con tutte le fermate “via VELOCE”

Riapre la tratta ferroviaria Siracusa-Catania-Messina, ancora disagi.


Domenica 10 settembre riapriva la tratta ferroviaria Siracusa-Catania-Messina, dopo circa ottanta giorni di chiusura per lavori di ammodernamento e velocizzazione. Diversi sono stati i disagi e le disattenzioni nei confronti della clientela, da parte di Rete Ferroviaria Italiana e di Trenitalia, a differenza della precedente chiusura, nello stesso periodo, dello scorso anno. Lo scorso anno tutti i treni, soppressi e sostituiti con bus, venivano fatti partire dal primo binario a differenza di quanto è avvenuto quest’anno. Una grave disattenzione, da parte di Rete Ferroviaria Italiana, che ha previsto le partenze dei treni dal settimo, dal terzo e/o dal quinto binario nonostante alcuni di questi erano previsti in orario in partenza dal primo.
Ciò ha creato disagi a buona parte dell’utenza che si è trovata a scendere e salire scale per raggiungere i binari di partenza, non essendo la stazione di Catania dotata di alcun ascensore.

Disagi e disservizi con enormi ritardi nel trasporto ferroviario, non solo per i furti di rame...


Sempre più frequenti disagi e disservizi sono a carico degli utenti del treno per i continui furti dei cavi di rame all’infrastruttura ferroviaria. Nel caso specifico di ieri (10 gennaio) che ha interessato il tratto di linea ferrata tra Acireale e Giarre. Disservizi che certamente non possiamo imputare al gestore dell’infrastruttura, Rete Ferroviaria Italiana, ne all’impresa ferroviaria di trasporto, Trenitalia.
Quello che invece desideriamo evidenziare sono i ritardi accumulati nella sola giornata di ieri martedì 10 gennaio 2017, avendo monitorato le seguenti relazioni ferroviarie: Messina-Catania-Siracusa, Catania-Caltagirone-Gela, Catania-Caltanissetta-Palermo, Palermo-Messina, Palermo-Caltanissetta-Modica, Palermo-Agrigento per un totale complessivo di 156 treni. Questi i risultati del monitoraggio:
Treni monitorati: 156  -  Treni arrivati in anticipo: 31 
Treni arrivati in orario: 20 
Treni arrivati in ritardo entro i 5 minuti: 53
Treni arrivati in ritardo oltre i 5 minuti: 44
Treni soppressi: 8  -  Treni-Km non effettuati: 508
Totale complessivo minuti di ritardo: 660 pari a 11 ore

Treni Regionali Veloci qual’è la loro utilità? Treni regionali veloci monitoraggio


Desideriamo intervenire ancora una volta sulla questione dei treni chiamati “Regionali Veloci” e desideriamo sottoporre la questione all'assessore regionale ai trasporti On. Giovanni Pistorio e ai dirigenti del Dipartimento Trasporti Dott. Fulvio Bellomo e alla Dott.ssa Carmen Madonia. Non è possibile immaginare un treno veloce che impiega quasi lo stesso tempo di un altro treno anch’esso veloce che effettua quattro/cinque fermate in più con quasi gli stessi tempi di percorrenza.

Alla stazione ferroviaria di Patti disservizi ai pendolari dei treni 12763 e 3831


Continua l’attività di monitoraggio da parte del nostro Comitato Pendolari Siciliani, in questo caso riguarda la circolazione dei treni in oggetto nel giorno 7.01.16, i treni nn. 12763 e 3831 arrivano quasi contestualmente alla stazione di Patti, rispettivamente dal terzo e primo binario, i relativi semafori mostrano il segnale rosso,nessuna comunicazione sonora  informa i passeggeri quale treno avrà priorità nella partenza, (informiamo che non sempre  le  comunicazioni  sonore funzionino a dovere, specialmente quando potrebbero concorrere ad “offrire informazioni puntuali e  garantire valide soluzioni alternative di viaggio  in caso di disservizi”  nel rispetto  quindi  di  uno degli  impegni contenuti nella Carta dei Servizi  offerta dalla Direzione regionale di Trenitalia.
Quanto sopra premesso, si invita nuovamente i dipartimenti in oggetto ad  attivarsi per evitare siffatti disagi per gli utenti del servizio ferroviario in quanto non avendo nessun tipo di informazione sonora su quale treno ha la priorità sulla partenza si trovano innumerevoli volte a salire su un treno che si crede che abbia precedenza ed invece veder partire tutt’altro treno arrivando a destinazione in notevole ritardo. (segnalato anche in data 24.05.15)

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