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I pendolari Siciliani: “Chiederemo gli aerei da Catania e Palermo su Comiso per raggiungere Gela e Ragusa”

La Sicilia che si sbriciola. Agrigento tre ponti crollati in 6 anni altri due chiusi, A19 Catania-Palermo chiusa tra Scillato e Tremonzelli per pericolo di crollo dei viadotti e Sicilia recisa in due.

Premesso che in Sicilia non crollano solo i ponti e i viadotti di strade ed autostrade ma anche i ponti ferroviari non sono da meno. L’8 maggio 2011 crollavano due arcate del ponte ferroviario in territorio di Niscemi, contrada Angeli, della linea ferroviaria Caltagirone-Gela. Traffico ferroviario e anche quello stradale paralizzato con la chiusura di due strade provinciali la Sp 39/1 e la Sp 39/2 interessate dal passaggio della sovrastante infrastruttura ferroviaria. 

Caltagirone. Deciso l'abbattimento del tratto del viadotto della linea ferrata Niscemi-Gela

Il 7 e l'8 giù il "Ponte di Cioccolata". Il Comitato Pendolari Siciliani, in questi tre anni e quattro mesi dal crollo del ponte e dalla chiusura alla circolazione, ha chiesto più volte al governo regionale di conoscere: 
- se sono a conoscenza di quali iniziative il gestore della infrastruttura ferroviaria, Rete ferroviaria italiana (RFI) intenda adottare per la ricostruzione e la riapertura della tratta ferroviaria;
- quale sia lo stato di avanzamento degli interventi finalizzati al ripristino della piena funzionalità dell'itinerario in modo da porre fine ai disagi e ai rischi cui vanno incontro i numerosi pendolari delle zone attraversate dalla ferrovia;
- se ritenga opportuno far inserire l'itinerario in discorso, a motivo della rilevante valenza strategica che lo stesso riveste per lo sviluppo socio-economico dei territori attraversati, fra gli interventi di potenziamento delle infrastrutture ferroviarie, prevedendo una serie di opere di miglioramento del tracciato. Domande che non hanno avuto risposte.

Caltagirone. Si abbattono le campate del ponte Fs, a fine settembre esplosivo per "liberare" la Sp 39/I

A fine settembre sarà evacuata la zona Angeli, in data fissata ma non ancora ufficializzata, le campate rimaste in piedi del ponte ferroviario della linea Caltagirone - Niscemi - Gela, crollato oltre tre anni fa in località Angeli e da allora sempre più emblema di incuria e immobilismo, saranno demolite con l'utilizzo di microcariche esplosive, in modo da "liberare" la sottostante strada provinciale, la Sp 39I, e consentire il ripristino del transito dei veicoli. Ciò permetterà di riaprire, finalmente, un'importante via di collegamento fra Caltagirone e Niscemi, sinora chiusa con conseguenti, gravi disagi per le due comunità. Il transito dei veicoli - sia auto che mezzi pesanti e anche autobus specie nel periodo scolastico - viene, infatti, fatto gravare sulla Sp 62, peraltro interessata da lavori più volte interrotti per vicende burocratiche e, quindi, ulteriormente causa di difficoltà per gli utenti.
E' quanto ribadito ieri mattina, nel corso della conferenza di servizio svoltasi nei locali dell'assessorato comunale ai Lavori pubblici (ex Educandato San Luigi), riguardo agli aspetti relativi alle autorizzazioni per gli interventi in questione. Una successiva riunione, prevista per il prossimo 29 agosto in Prefettura, a Catania, servirà a mettere a punto le attività di demolizione vere e proprie, che si svolgeranno con il coordinamento della Prefettura stessa e della Questura di Catania.

Tace la Regione sulla tratta Caltagirone-Niscemi-Gela

Il sogno, di ripristinare la tratta ferrata Caltagirone-Niscemi-Gela, scivola sempre più nel limbo del dimenticatoio. Gli esponenti del Comitato pendolari siciliani, che da ormai tre anni si battono per tentare di centrare l'obiettivo di una faraonica opera di ricostruzione, vogliono mantenere alta l'attenzione per non abbassare la guardia sulla triste realtà infrastrutturale dell'entroterra siciliano.
Il principio è quello di conoscere le intenzioni del governo regionale che, a distanza di oltre due mesi dalla redazione di un documento congiunto di associazioni e dei sindaci di Caltagirone, Niscemi e Gela, non ha ancora espresso una posizione e nemmeno risposto. Questo il cruccio del presidente del Comitato pendolari Giosuè Malaponti, che chiede di essere supportato dai sindaci della zona, affinché si conoscano gli orientamenti delle istituzioni di competenza.

Contrada Angeli Sit-in di protesta per la ferrovia

Niscemi. Sit-in di protesta oggi dalle 10,30 a mezzogiorno in contrada Angeli, lungo la provinciale 39 Gela - Niscemi per chiedere il ripristino delle infrastrutture e della circolazione ferroviaria sulla Catania-Caltagirone-Gela a tre anni dal crollo del ponte ferroviario. All'iniziativa programmata dal comitato pendolari siciliani sono stati invitati il presidente della Regione, l'assessore regionale ed il dirigente generale alle infrastrutture e mobilità, il direttore di Rfi e i sindaci di Caltagirone, Gela e Niscemi.

La Sicilia - Sabato 10 Maggio 2014 monografica Pagina 34

Sit-in tratta ferroviaria Caltagirone-Gela, sabato 10 maggio 2014, a tre anni dal crollo del ponte ferroviario

Sit-in tratta ferroviaria Caltagirone-Gela, sabato 10 maggio 2014, a tre anni di distanza dal crollo del ponte ferroviario in contrada Angeli di Niscemi.

Ripristino tratta ferroviaria Caltagirone-Gela. Lettera alle Istituzioni Regionali

Ill.mo Presidente,

con la presente desideriamo nuovamente intervenire sulla chiusura, da parte di Rete Ferroviaria Italiana, della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela ormai da tre anni e da circa un anno dissequestrata dagli organi competenti.
Nella nostra nota, del 15 novembre 2013, sollecitavamo un suo autorevole intervento nei confronti di Rete Ferroviaria Italiana per avere certezze sulla sorte di questa importante arteria ferroviaria ed al contempo invitavamo i sindaci di Caltagirone, Gela e Niscemi ad intervenire a salvaguardia della stessa. Assieme ai Sindaci concordavamo sull’importanza della riapertura in tempi brevi di questa tratta e che tale chiusura, ha inevitabilmente determinato un trasferimento del traffico passeggeri sulla SS. 417 che, di per sé, già presenta condizioni di elevata pericolosità, in quanto unica arteria rimasta ad assicurare il collegamento fra le città ricadenti sul percorso ferroviario.

Mondo Trasporti - Dall’Ue 25 mld per le nostre imprese. La Regione: ecco il piano infrastrutture

Il Comitato dei pendolari siciliani guidato da Giosuè Malaponti, da tempo lamenta disagi soprattutto nelle tratte dismesse, come la “Alcamo-via Milo” e la “Caltagirone-Gela”. Il collegamento Trapani-Palermo avviene, infatti, tramite la linea “via Castelvetrano” che, sviluppandosi per circa 190km, collega importanti Comuni come Marsala, Mazara del Vallo, Castelvetrano, Alcamo oltre quelli ricadenti nel Palermitano, compresi nella tratta Punta

Raisi-Palermo. Invece, «il corpo stradale della “via Milo” – precisa il presidente di Rfi – fu realizzato già in origine con materiali di carente qualità e posati su terreno poco idoneo. Col passare degli anni, si è incrementato il divario tra disponibilità di fondi e necessità di interventi, mentre i controlli geometrici al binario hanno evidenziato il peggioramento della stabilità della linea ferroviaria, con palese rischio per la sicurezza del transito dei convogli.

RFI bando di gara per lavori di smaltimento materiali del ponte ferroviario sulla Caltagirone-Gela

Oggetto dell’appalto: Lavori di smaltimento e/o recupero di materiale proveniente dalla demolizione (effettuata con un precedente appalto mediante l’ausilio di esplosivi) del viadotto al km. 326+628.87 della tratta Caltagirone – Gela previa frantumazione dei materiali ingombranti e l’abbattimento dei relitti di tronconi di pile e spalle rimasti in sito.

L’importo complessivo presunto della prestazione è di € 500.000,00 al netto di IVA, di cui: - Lavori compensati a corpo €. 490.900,00 - e - Oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza, non soggetti a ribasso €. 9.100,00.

Durata dell’appalto: giorni 240 (duecentoquaranta) a decorrere dalla data del verbale di consegna.

Procedura ristretta ai sensi della Parte III del D.Lgs. 12/4/2006 n. 163 e smi.

Treni in Sicilia nel caos tra tagli e paradossi pirandelliani

Dall’entrata in vigore a dicembre 2013 del nuovo orario ferroviario, Trenitalia ha operato diversi e numerosi tagli al servizio ferroviario in molte zone della Sicilia. Le tratte più penalizzate sono la Siracusa-Ragusa-Modica-Gela-Caltanissetta, la Caltagirone-Gela chiusa da due anni e otto mesi e la Alcamo-Trapani Via Milo anche questa chiusa da circa un anno. Una mobilità ferroviaria in questi territori quasi inesistente. Una condizione ormai divenuta insopportabile.

Sicilia: Incubo treni

Nel frattempo che la Regione Sicilia si accinge a firmare il contratto di servizio per il trasporto ferroviario, alcune tratte ferroviarie vengono chiuse causa crolli (Caltagirone-Gela), smottamenti (Alcamo-Trapani via Milo) altre vengono del tutto depotenziate (Siracusa-Ragusa-Modica-Gela) lasciando nell'incubo treno i siciliani. Ai siciliani non servono le grandi e faraoniche infrastrutture ma servono modesti e concreti interventi a salvaguardia della mobilità, in considerazione del fatto che, ad oggi, le grandi opere infrastrutturali sono rimaste solo nei fiumi di parole e di inchiostro.

1 - Video - Sicilia: Incubo treni, la situazione una quindicina di anni fa non era diversa
2 - Video - Sicilia: Incubo Treni Ragusa-Palermo Tg2 del 22 gennaio 2014 

Pendolari e disservizi dei treni regionali: Eterna Odissea

Pendolari e disservizi dei treni regionali: Eterna Odissea (clicca e vedi il video)

Nella trasmissione “Uno Mattina” andata in onda venerdì 17 gennaio 2014 è intervenuto il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Maurizio Lupi, l’amministratore delegato di Trenitalia Vincenzo Soprano, il Vice Presidente di Legambiente Edoardo Zanchini e il Presidente del Comitato Pendolari Siciliani Giosuè Malaponti, per discutere  sulla preoccupante situazione dei servizi ferroviari e dei treni regionali per il trasporto pendolare.

Inizia a parlare il ministro Lupi, affermando che proprio giovedì (16 gennaio) ha avuto un incontro con l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti e con, il presente in trasmissione, l’amministratore delegato di Trenitalia Vincenzo Soprano.

Firma la petizione per la riapertura delle tratte ferroviarie Caltagirone-Gela e Alcamo-Trapani

Firma la Petizione... 

E' importante per la salvaguardia e la tutela dei diritti alla mobilità in una Regione che, come la Sicilia, deve le proprie infrastrutture all'Unità d'Italia. Questo è un diritto che dobbiamo far rispettare e reclamare ad alta voce ai nostri politici. Serve tutta la sensibilità dei cittadini, delle associazioni e degli amministratori di tutto il territorio siciliano. Vota la Petizione... 

Comitato Pendolari: Ferrovie siciliane a zero investimenti

In riferimento all'agenzia stampa del sen. Gibiino, prendiamo atto del suo intervento ma dobbiamo constatare che non è solo Rfi a mortificare la nostra regione ma la scarsa attenzione che della nostra classe politica nelle stanze romane a reclamare quanto ci spetta di diritto.

Treni, Sicilia mortificata: di 130 mln chiesti, Rfi ne eroga 24

In riferimento all'agenzia stampa del sen. Gibiino, prendiamo atto del suo intervento ma dobbiamo constatare che non è solo Rfi a mortificare la nostra regione ma la scarsa attenzione che della nostra classe politica nelle stanze romane a reclamare quanto ci spetta di diritto.

Trasporti Sicilia: Gibiino (FI), Ferrovie abbandonate. Solo 24 mln per manutenzione rete

Roma. “Rfi continua a mortificare la Sicilia. Sui 130 milioni di euro richiesti dal Compartimento Rfi di Palermo per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle linee ferrate dell’isola, Rete Ferroviaria Italiana ne approva poco meno di 25 milioni. Un ulteriore elemento utile a svelare quale sia il vero obiettivo del Gruppo Ferrovie: dismettere la rete siciliana per concentrare ancora una volta le risorse verso investimenti utili a potenziare la rete AV del Nord Italia. Sono ormai trent’anni che i siciliani attendono il completamento del raddoppio della Catania-Messina e l’ammodernamento delle linee Palermo-Catania e Palermo-Trapani. Nel 2011 un’arcata di un ponte lungo la linea ferrata Caltagirone-Gela cedette, da allora Ferrovie non ha mai provveduto a ripristinare la linea causando incalcolabili disagi ai pendolari. Tale situazione non è più tollerabile. Chiedo al presidente di Rfi, Dario Lo Bosco, siciliano come me, di dare immediatamente un segnale di discontinuità con il passato. Che riaprano i cantieri in Sicilia, che ai pendolari venga offerto un decoroso e giusto servizio”. Lo dichiara il sen. Vincenzo Gibiino, coordinatore di Forza Italia in Sicilia. Fonte AGENPARL - 22-01-2014

Il Comitato Pendolari chiede l'intervento delle Istituzioni sul ripristino della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela

Ill.mo Presidente

con la presente nota chiediamo un suo autorevole intervento per sollecitare il ripristino della tratta Ferroviaria Caltagirone-Gela chiusa dall’8 maggio 2011.

I fatti: due anni fa e precisamente l’8 maggio 2011 si verificava, lungo la tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela, al km 326 della linea Lentini-Gela, il cedimento di alcune arcate del ponte ferroviario, con la conseguente chiusura della tratta ferroviaria.

Sicilia: Trasporto Ferroviario lasciato al suo declino

Mentre Rete ferroviaria italiana continua a smantellare buona parte di quel che resta della rete ferroviaria siciliana, vedi la tratta Siracusa-Ragusa-Gela, vedi la Caltagirone-Gela chiusa da oltre due anni per il crollo del ponte ferroviario, vedi la Alcamo-Trapani via Milo chiusa da febbraio per i continui smottamenti, vedi il mancato collegamento ferroviario con l’aeroporto di Catania di cui tutti parlano, vedi il mancato raddoppio della Fiumefreddo-Giampilieri seppur finanziato dal 2005, e così via….

I fondi del decreto del fare per il ripristino delle ferrovie in Sicilia

Con i fondi del decreto del fare ripristinare la la tratta ferroviaria Caltagirone-Gela e la tratta Alcamo-Trapani.

Utilizzare i fondi del decreto del fare per ripristinare la tratta ferroviaria Alcamo-Trapani.

Nel decreto del fare sono previsti 2 mld di euro per le infrastrutture, perché non utilizzare questi fondi per ripristinare la tratta ferroviaria Alcamo-Trapani, chiusa da febbraio di quest'anno.

Infrastrutture: "Decreto del fare" I Pendolari Siciliani chiedono il ripristino delle tratte ferroviarie di Alcamo e Caltagirone

Due miliardi di euro in 5 anni nel "decreto del fare" utili per ripristinare la tratta ferroviaria Alcamo-Trapani via Milo e il ponte ferroviario crollato, già da due anni, sulla Caltagirone-Gela.

Serve tutto l’impegno e l’attenzione della classe politica siciliana sia a Palermo che a Roma per non perdere quest'ulteriore treno di finanziamenti, relativo agli anni 2013-2017, per le infrastrutture  ferroviarie.

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